Festival di Sanremo: vince la famiglia tradizionale, no alla Lobby Lgbt. Si Ferragni, no Luxuria
Il Vescovo di Sanremo benedice Chiara Ferragni e maledice LuxuriaSanremo, 6 dicembre 2022 – “È straordinario affiancare due grandi professionisti” ha dichiarato su Instagram la primadonna del Festival di Sanremo, l’influencer Chiara Ferragni, che, venerdi scorso, ha incontrato a Milano Amadeus e il coconduttore Gianni Morandi.
Negli ultimi giorni a Sanremo si è conclusa in ‘malo modo’ la questione Vladimir Luxuria, l’altra primadonna, quella del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2023, che si terrà in concomitanza con il Festival di Sanremo.
La rinuncia di Luxuria
Luxuria è stata costretta a rinunciare al Festival Cristiano per le parole del Vescovo Monsignor Antonio Suetta che, dopo l’annuncio della sua partecipazione al Festival Cristiano, ha preso le distanze, con tanto di comunicato stampa, dalla manifestazione organizzata da Fabrizio Venturi, tirandosi dietro anche il Comune di Sanremo che, quest’anno, non avrebbe concesso il Patrocinio.
Diocesi e Comune di Sanremo non sosterranno l’iniziativa cristiana, come è invece accaduto lo scorso anno con conferenza stampa di presentazione tenutasi proprio nella sede della Diocesi.
Questa presa di posizione della Diocesi non può essere interpretata solo come un capriccio del Vescovo: si tratta di un tema che riguarda tutta la Chiesa, ovvero l’accettazione delle diversità sessuali che, a quanto pare, non è stata ancora digerita in Vaticano.
A poco vale l’impegno di Papa Francesco su tale versante: i cattolici radicali non ne vogliono proprio sapere.
Ed ecco che il Vescovo di Ventimiglia San Remo, poco propenso ad un rinnovamento della Chiesa sul tema accettazione delle diversità sessuali, scomunica il Festival della Canzone Cristiana e manda a casa l’attivista Vladimir Luxuria
La partecipazione di Luxuria al Festival della Canzone Cristiana è stata ritenuta dal Vescovo una provocazione contro la Diocesi e contro tutta la comunità cattolica, un vero schiaffo ai principi della conservazione e preservazione dei veri fondamenti della famiglia tradizionale e dei matrimoni eterosessuali.
Chiara Ferragni incarna i veri valori della famiglia tradizionale
Per il Vescovo Chiara Ferragni va bene, in quanto si è sposata in Chiesa, ha due figli e, quindi, incarna i veri valori della famiglia tradizionale, quella voluta dalla Chiesa, a differenza di Vladimir Luxuria che, invece, vuole che i trans vengano accettati a messa e possano sposarsi ed avere figli.
La sfida tra i due Festival è già iniziata!
La risposta al Vescovo di Fabrizio Venturi
Ma da Fabrizio Venturi arriva la risposta al Vescovo, scritta insieme al Direttore della Comunicazione Biagio Maimone:
“La nostra missione si prefigge di essere propulsiva del dialogo e del trionfo della ragione, che costituiscono la via per eccellenza da percorrere per sconfiggere la paura e l’ignoranza, freni inibitori per la comprensione del senso profondo ed autentico dei valori che contraddistinguono la persona.
Il nostro impegno è finalizzato all’instaurazione del dialogo con ogni dimensione della vita umana, all’affermazione della parità e alla piena partecipazione di tutti nel contesto culturale, sociale ed umano che configura l’esistenza umana, in ogni sua declinazione.
Certo non è semplice comprendere le diversità, anzi, a volte, come nel caso di Vladimir Luxuria, per molti è impossibile.
Luca, nel suo vangelo, afferma: “Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio”, scrivono Venturi e Maimone, i quali aggiungono: “Gesù nel Vangelo esorta, in continuazione, ad aprire i nostri cuori.
Ed è questo il messaggio che il nostro Festival si prefigge di veicolare. Aprire i nostri cuori alla Pace, alla Fratellanza Umana, al diritto all’amore di ogni essere umano, al dialogo tra persone che vivono la propria vita ispirandosi a filosofie che ci appaiono lontane dalla nostra visione della realtà.
Occorre, inoltre, sottolineare che il Cristianesimo è la filosofia della libertà, ossia della libertà di scegliere, di accogliere, di riflettere, di credere, di porre in discussione ogni verità preconcetta, di vivere come soggetto pensante e non come schiavo di ideologie e dogmi che ingabbiano la mente umana in schemi che lo allontanano dalla verità e dalla conoscenza reale della vita e dell’essere umano, la cui identità si esprime in multiformi diversità, ognuna degna di essere accolta come bene prezioso.
Il messaggio Cristiano è, senz’altro, un messaggio provocatorio per chi è chiuso negli schemi di una pseudo-verità, che seleziona gli esseri umani secondo principi razzistici, in cui il bene ed il male sono assoggettate ad una logica che esclude e che non include, che non comprende che le diversità sono state create da Dio e, come tali, devono essere considerate dono da accogliere come valore inestimabile e sacro.
Il male consiste nel danneggiare gli altri, non certamente vivere una diversità biologica, che deve potersi esprimere nell’ampio tessuto della vita umana. Il nostro messaggio è e sarà quello di Cristo, ossia aprire i nostri cuori: tale messaggio, mai come ora, è così pregnante.
Occorre aprire i nostri cuori alla Pace e all’amore, perché viva l’armonia universale e vivano i diritti civili ed umani di ogni persona, nessuna esclusa”.