Il programma del LEI festival: incontri e conferenze
Il LEI Festival torna a Cagliari con un ricco programma di incontri, tra la mattina e il pomeriggio.
Programma della mattina
L’inizio è alle ore 10.00 al Teatro Doglio. Il tema è l’avventura della maternità in Italia.
Le condizioni e gli spazi per il femminile sono cambiati e vanno ripensati per consentire un adeguamento alla maternità contemporanea.
La psicologa Gisella Congia parte dall’analisi del concetto di catastrofe perinatale, quale condizione psicoemotiva di “rovesciamento” tra ciò che si immagina e ciò che poi si può sperimentare nel corso dell’esperienza (neo) genitoriale.
Antonella Inverno di Save the Children offrirà spunti di riflessione attraverso i dati del report annuale Mamme equilibriste di Save the Children che riporta la situazione delle donne e delle mamme in Italia. Il lavoro di cura, la denatalità, le mamme e il lavoro e i servizi di sostegno all’infanzia.
Programma del pomeriggio
Nel pomeriggio, l’incontro è alle 16.30. La poetessa Vivian Lamarque presenterà “L’amore nella vecchiaia.” L’autrice ragiona sull’avventura degli amori non corrisposti, sull’idea dell’amore «inventato».
A seguire, alle 17:30 la giurista Silvia Niccolai, intervistata da Nora Racugno parlerà sul tema L’avventura della convivenza. Vivere insieme comporta doveri e diritti: in rapporto alle regole e alle leggi che ordinano il mondo, quanto è possibile che una donna costruisca la sua libertà? Esiste un legame tra il diritto e la vita?
Programma della sera per il LEI Festival
Alle 18:30 ritorna il filosofo Simone Regazzoni, protagonista di una conferenza: L’Oceano ingovernabile. Moby Dick o la filosofia dell’avventura. L’avventura è in primo luogo questo: uno spazio in cui il soggetto esce da una dimensione conosciuta che padroneggia, per misurarsi con la sfida dell’ignoto, del pericolo, del mostruoso.
Massimo Bustreo è un umanista, docente di psicologia e comunicazione all’Università IULM di Milano. Sarà lui, a partire dalle 19:30, a interrogarci sul futuro che verrà, perché il futuro non è più quello di una volta. Soprattutto senza la consapevolezza dei meccanismi che guidano le nostre decisioni. Per progettare il nostro essere avventurieri in cerca di nuove esperienze dobbiamo partire da dentro di noi: dalla relazione con il tempo della scelta per tradurre un desiderio in progetto. Perché il sogno non ci mostra il futuro che accadrà, ma quello che vorremmo accadesse.
La seconda giornata del LEI Festival sarà chiusa dallo psichiatra Paolo Crepet alle 20:30 con le sue Lezioni di sogni. Educare è un’avventura ma anche un’occasione per riflettere sul futuro delle giovani generazioni. Che cos’è il talento e come supportarlo? Come gestire il rapporto con la tecnologia e i social media? Come educare alla gentilezza, al rispetto, alla complessità? Sono solo alcuni degli interrogativi a cui nessuno può sottrarsi, perché «i bambini ci guardano e imparano da noi bellezze e viltà». Paolo Crepet ci invita a riflettere attraverso spunti, provocazioni, richiami, come occasioni preziose per riflettere sul futuro delle giovani generazioni e di chi le educa.
Sempre sabato ma nella Sala conferenze della Fondazione Banco di Sardegna, a Sassari, si terrà l’incontro con Carlo Piano dal titolo L’avventura dell’architettura: Atlantide, In collaborazione con la Libreria Koinè e con il Festival Éntula. L’incontro, che avrà inizio alle 17:30, racconta l’avventura del progettare e comincia un giorno d’estate al porto di Genova, a pochi passi dallo studio di Punta Nave. Ogni opera architettonica porta con sé i segni del tempo. Conserva le memorie e le tradizioni, si innesta nel paesaggio e cambia insieme all’ambiente circostante. Per questo progettare significa innanzitutto prendersi cura del territorio e dei suoi abitanti. Durante la presentazione del libro sarà previsto anche un contributo video di Renzo Piano.