CeDAC Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna. MUSICA – Stagione 2022 2023, S’ardmusic Le Balentes Inghirios con Stefania Liori – Pamela Lorico – Federica Putzolu (voci) e con Fabrizio Lai – chitarre e bouzouki | Fabio Useli – basso e chitarra, Antonio Pisano – batteria e percussioni | Pierpaolo Liori – fisarmonica e chitarra. NEW DATE: mercoledì 28 dicembre – ore 21 – Teatro Comunale – San Gavino Monreale
CAMBIO DATA – Slitta a mercoledì 28 dicembre alle 21 il concerto de Le Balentes al Teatro Comunale di San Gavino Monreale (già previsto per martedì 20 dicembre alle 21) per un intrigante appuntamento con le atmosfere raffinate e le suggestive sonorità di “Inghirios”, il nuovo album uscito per l’etichetta S’ardmusic che attinge alle storie vere e leggendarie, agli antichi saperi e ai riti dell’Isola al centro del Mediterraneo, in cartellone per la Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa, Musica, Danza e Circo Contemporaneo organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna a San Gavino Monreale con il patrocinio e il sostegno del Comune di San Gavino Monreale, della Regione Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura e il contributo della Fondazione di Sardegna.
Sotto i riflettori Stefania Liori, Pamela Lorico e Federica Putzolu, accompagnate da Fabrizio Lai (chitarre e bouzouki), Fabio Useli (basso e chitarra), Antonio Pisano (batteria e percussioni) e Pierpaolo Liori (fisarmonica e chitarra) per un vivido affresco della Sardegna di oggi e di ieri. Tra parole e note, riaffiorano creature dell’immaginario come in “Surbile” mentre “Sa Prima Pandela” guarda al futuro e alla parità di genere, accanto a“Niña Unde”, “A Manu Tenta”, “Inghirios”, il ritratto di un “Piciocus de Crobi” e la struggente “Lagrimas”.
Il canto seducente e le raffinate invenzioni polifoniche de Le Balentes – in concerto mercoledì 28 dicembre alle 21 (invece che martedì 20 dicembre, come precedentemente annunciato) al Teatro Comunale di San Gavino Monreale – sulle tracce del nuovo album, “Inghirios”, prodotto da Michele Palmas per S’ardmusic e distribuito da EgeaMusic per un nuovo appuntamento con la Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa, Musica, Danza e Circo Contemporaneo organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del Comune di San Gavino Monreale, della Regione Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura e con il contributo della Fondazione di Sardegna. Sotto i riflettori le cantanti Stefania Liori, Pamela Lorico e Federica Putzolu intrecciano melodie e racconti, in un ideale viaggio alla (ri)scoperta delle storie e delle leggende della Sardegna, accompagnate dall’affiatato ensemble che schiera Fabrizio Lai (chitarre e bouzouki), Fabio Useli (basso e chitarra), Antonio Pisano (batteria e percussioni) e Pierpaolo Liori (fisarmonica e chitarra), tra sonorità antiche e contemporanee.
Il nuovo progetto del trio femminile che sposa una tecnica virtuosistica alla conoscenza della musica popolare e alla ricerca e la sperimentazione a partire dai ritmi e dagli accenti, dalle modalità e dalle varie forme di canto elaborate nel corso dei secoli, pur così denso di rimandi alle tradizioni e alla cultura della terra antica nel cuore del Mediterraneo, si apre al dialogo con il mondo, attraverso la narrazione di saperi e di consuetudini, patrimonio di una civiltà millenaria, per ritrovare le proprie radici e insieme guardare al futuro. Le voci delle Balentes disegnano un intrigante affresco dell’Isola con le sue molte anime, tra la civiltà agropastorale e il legame con il mare e gli stagni dei paesi e delle città d’acqua, accanto alla memoria dell’età nuragica e prenuragica, tra creature leggendarie e misteriose come le janas, le minuscole fate che abitano le cavità della roccia e i “giganti”, custodi d’Ichnusa, e in epoche più recenti l’eco di rivolte contro i soprusi e epopee di banditi, attingendo al ricco immaginario ma anche e soprattutto alle usanze e i riti della vita paesana.
“Inghirios” si ispira a quel patrimonio prezioso che appartiene alla coscienza collettiva per descrivere la Sardegna di ieri e di oggi, con un’antologia di canzoni originali – accanto agli antichi successi e brani diventati ormai “classici” del repertorio dell’ensemble: da “Sa Prima Pandela” che rompe con la tradizione, attraverso la rivendicazione di una donna alla guida della corsa equestre, con una inedita affermazione della parità di genere, alla figura enigmatica e inquietante della “Surbile”, accanto a “Narami”, la splendida “Niña Unde” e il ritratto di un “Piciocus de Crobi”. Il sentimento di un’antica solidarietà emerge in “A Manu Tenta” e lo spirito del nuovo disco si riassume nell’emblematica “Inghirios”, e c’è poi lo spazio per “Contuleddu” e “Sorammala” accanto alla struggente “Lagrimas”.
Un concerto avvincente e sorprendente, che fonde gli accenti de sa limba sarda nelle sue varianti alle molteplici suggestioni sonore, per condurre gli ascoltatori nelle atmosfere dell’Isola tra la dimensione del quotidiano, con la “semplicità” e insieme la forza icastica dei gesti e la preziosa umanità della sua gente, pur così riservata e schiva, ma insieme generosa e ospitale e la dimensione onirica e fantastica di antichi miti e leggende.
«Ogni luogo ha la sua storia. Poco importa l’angolo del mondo in cui si trova o il tipo di vita che i suoi abitanti conducono; è certo che, dai bambini che muovono i primi passi nelle strade polverose, agli anziani che li seguono con sguardi profondi, tutti si sentono legati da sottili trame di vita e tradizioni» – si legge nella presentazione -. «Da questa consapevolezza nasce “Inghirios”: una necessità, un desiderio estremo di custodire le leggende e le magie della Sardegna. È così che raccontiamo la storia della nostra terra: una storia viva, tangibile, che emerge ogni volta che ascoltiamo i racconti dei suoi abitanti, di certo più intensi di quelli dei libri di storia. Ogni brano è una narrazione, un’onda di voci e di gesti, un insieme coeso di suoni e armonie.
Condividiamo storie popolari racchiuse in un unico grande racconto, che cambia voce e ambientazione intrecciando tradizioni e lingue diverse (tabarchino, barbaricino, campidanese…) che rivelano la magia dell’isola di Sardegna».
Un’antologia preziosa in cui si riflette lo spirito di un popolo, con le sue usanze e i suoi riti, tra i canti che accompagnano lo scorrere dei giorni e il ciclo dei mesi e delle stagioni, e che raccontano le umane passioni e gli eventi dell’esistenza, trasfigurandoli in musica e in poesia ma anche melodie nuove in cui affiorano le istanze della modernità e l’eco dei mutamenti culturali e sociali, in particolare per quel riguarda la condizione e il ruolo delle donne. “Inghirios” è metafora di un cammino alla riscoperta delle origini, dei mille volti della Sardegna, delle sue molteplici sfaccettature, tra paesi e città, dimensione rurale o urbana, nel contrasto tra le aree più interne e le zone costiere, in una sinfonia di colori e luci, voci e suoni simbolo di un’identità. Quelle storie particolari e insieme universali superano mari e oceani, diventano parte di un’unica narrazione, simile eppure sempre diversa, con il mutare delle geografie, in cui è possibile riconoscersi in quanto appartenenti alla stessa specie umana.
NB Biglietti e abbonamenti resteranno validi anche per la nuova data.
INFO & PREZZI
SAN GAVINO MONREALE
biglietti:
intero 15 euro – ridotto 12 euro
biglietteria online: www.vivaticket.it
info e prenotazioni: cell 340.4041567 – [email protected] – www.cedacsardegna.it