L’atto aziendale sulla sanità in Gallura, recentemente proposto, è semplicemente inaccettabile per i territori dell’alta Gallura poichè smantella definitivamente il nostro ospedale, andando contro ogni promessa.
Se “qualcuno” avesse dignità si dovrebbe dimettere.
Ma che dignità può avere chi smentisce sé stesso disattendendo precisi e solenni impegni presi nei tavoli negoziali?
Questo atto aziendale è visibilmente il frutto di una politica miope, autolesionista e contraddittoria;
si va a colpire un intero territorio che già si trova in un momento difficile, così, mentre da una parte si finanziano le politiche contro lo spopolamento, dall’altra si toglie la rete di servizi che fa vivere i nostri territori.
Se la denuncia dei sindaci alla Prefettura non dovesse produrre alcun risultato, nostro malgrado (in quanto non vorremo che si arrivasse a tanto), chiediamo al presidente dell’Anci di invitare tutti i sindaci, anche quelli che non fanno parte dell’associazione, a rimettere i loro mandati nelle mani dei Prefetti di competenza.
I sindaci sono i rappresentanti diretti eletti dal popolo e devono difendere i nostri diritti ad ogni costo.
I cittadini della Gallura e dell’intera isola meritano rispetto e dignità da parte di medici burocrati che vogliono amministrare la sanità sarda alla pari di quella di Milano, non tenendo conto che sono realtà ben diverse e con problemi, in primis la viabilità, completamente diversi. Sarebbe ora di finirla di giocare a battaglia navale con la pelle degli altri.
Ci chiediamo che fine abbiano fatto i finanziamenti per la stabilizzazione del personale infermieristico ancora non spesi. Oltre 1 milione di euro.
Il Brotzu di Cagliari ha indetto a suo tempo un concorso, concluso a novembre 2021, per il reclutamento di personale infermieristico. Una volta stilata la graduatoria tutte le ASL potevano attingere personale per incrementare quello mancante negli ospedali.
Vorremmo sapere come mai l’ASL Gallura, nonostante la mancanza di personale, abbia richiesto poche unità e stia permettendo che infermieri precari, già in forza presso l’ASL Gallura, vadano a finire di ruolo in altri territori, lontani dalle proprie famiglie.
Ciò crea disagi infiniti che segnano anche la vita dei figli di questi professionisti che per un lavoro sicuro si trovano costretti ad abbandonare la propria casa, lasciando inoltre vacanti posti nei nostri presidi sanitari.
Sarebbe stato sufficiente stabilizzare gli infermieri già presenti in loco.
Quale gioco politico esiste sotto?
Abbiamo raccolto tante testimonianze di persone che hanno dovuto sostare nei pronto soccorso giorni interi aspettando di essere visitati, trattati come bestie da macello.
Vorremmo vedere voi in situazioni come quelle che stanno attraversando i nostri familiari e il nostro personale sanitario, obbligato a sobbarcarsi turni di lavoro infiniti.
Andatevene a casa vostra se non siete in grado di ascoltare i cittadini sofferenti e di amministrare la salute pubblica! Se avete quel posto ben retribuito è solo grazie al nostro voto che ha eletto i politici che vi hanno assunto!
Come comitato cittadino faremo tutto il possibile per combattere queste scelte, augurandoci un cambio di passo del nuovo assessore e una maggiore incisività dei Grandi Dormienti.