La Regione Sardegna è in ritardo, lo Stato quasi assente. Perché? La risposta è certamente complessa e determinata da numerosi fattori.
Cercando però di estrapolare una sorta di riassunto, possiamo dare una risposta comunque esaustiva.
Mancano i fondi, o meglio, vengono destinati a tale istituto cifre assolutamente insufficienti, per rendere una macchina cosi farraginosa, la più fluida possibile.
Partiamo da due esempi semplici, ma che forniscono uno spaccato perfetto e che ci fornisce una spiegazione sufficientemente comprensibile.
La Corsica possiede circa un quinto degli abitanti della Sardegna, mentre le isole Baleari circa 400 mila abitanti in meno.
Insomma, isole meno popolose della Sardegna, storicamente anch’essa demograficamente poco florida.
Analizzando il dato relativo ai contributi elargiti da Stato e Regione, si evince come la Corsica abbia un budget pro capite 4 volte superiore a quello riservato ad un abitante, o meglio residente in Sardegna. Un residente nelle isole Baleari invece gode di un contributo di circa 2 volte e mezza superiore, a quello riservato ad un sardo.
Come mai? La risposta, cercando di semplificarla al massimo, è una. Politicamente la Sardegna conta ben poco, rispetto agli esempi appena riportati.
Questa condizione porta i residenti in Sardegna ad essere perennemente penalizzati rispetto ad altre realtà isolane.
Andrebbe individuata e trovata una soluzione. Tutto ciò dovrebbe partire proprio dalla popolazione, soprattutto da coloro che, magari per motivi lavorativi o di altra natura, utilizzano i mezzi di trasporto, in maniera costante, e quindi subiscono iniquamente un danno enorme.