DOMENICA 18 DICEMBRE “DANCEFLOOR” LO SHOW DELL’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO CHIUDE LA XX^ EDIZIONE DI FESTIVALGUER. INGRESSO GRATUITO PER IL CONCERTO A LO QUARTER DEL CELEBRE ENSEMBLE MULTIETNICO
Uno show in cui la musica, il ritmo e il ballo saranno di nuovo gli unici protagonisti per raccontare vent’anni dello storico ensemble multietnico.
“Dancefloor” il nuovo spettacolo della celebre Orchestra di Piazza Vittorio chiude la coinvolgente tre giorni dedicata alla danza della XX^ edizione di FestivAlguer, il festival internazionale di arti performative della città catalana, ideato e allestito da ExPopTeatro, sostenuto dall’Assessorato regionale al Turismo, Artigianato e Commercio, dalla Fondazione Alghero e dalla Fondazione di Sardegna con il patrocinio del Comune di Alghero,
Domenica 18 dicembre la chiusura sarà affidata proprio allo straordinario progetto “Dancefloor” che ha ridefinito il concetto stesso di World Music. Alle 18.30 gli spazi de Lo Quarter ad Alghero saranno allestiti a festa per accogliere lo spettacolo che ripercorre le tappe della storia di un ensemble, nel frattempo diventata una formazione stabile e ormai rodatissima, fondata nel 2002 da un’idea del musicista, compositore e direttore d’orchestra Mario Tronco che, partendo dalla musica tradizionale, mischiandola e intingendola con rock, pop, reggae, e classica, ha portato in giro per i palchi e i teatri del mondo, generi e sonorità per lo più sconosciute al grande pubblico.
«Un ritorno alle origini e contemporaneamente un salto nel futuro – racconta Tronco – affrontati con lo spirito fresco di un ventenne e la consapevolezza dell’esperienza maturata. Quanta gente abbiamo fatto ballare in questi anni? Nel DNA dell’OPV c’è il ballo perché il ballo muove il cuore della musica. Sarà questo il fulcro del nuovo concerto: una curiosa pista da ballo fatta di ritmi e storie diverse».
Come da tradizione dell’OPV, la scaletta della serata sarà un viaggio tra Paesi, culture e linguaggi. Ci saranno le atmosfere sensuali della cumbia boliviana, con le donne che ballano alzando e muovendo a tempo i lembi della gonna; le danze berbere con i foulard dalle frange corte e coloratissime, la sacralità e ripetitività del gesto nel canto Sufi, i passi cadenzati e ritmici della musica delle Ande. Ma si ascolteranno anche certe atmosfere caratteristiche degli anni Sessanta Italiani e l’impegno politico dell’Afro Beat e la scanzonata allegria del reggae arabo, in realtà inesistente come genere a sé. Come sempre l’OPV non riproduce stili ma li reinterpreta creando un modo di fare musica che la rende riconoscibile e unica.
La chiusura del festival sarà arricchita dallo spettacolo “Umbratile. Cantica” dell’attrice Monica Serra e del musicista filosofo Fabio Talloru.
Lo spettacolo “Dancefloor” nasce da una forte fascinazione verso le figurazioni geometriche di Giordano Bruno e ciò che esse rappresentano. Inedito esperimento partito durante la diciottesima edizione del FestivAlguer come performance urbana, ora il progetto arriva alla sua conclusione: le geometrie Bruniane hanno suggerito la figurazione geometrica originale da cui prende forma la combinazione degli elementi che costituiscono la partitura della performance. Anche nel caso di “Dancefloor” come in tutti gli altri spettacoli di questa XX^ edizione del FestivAlguer, lo spettatore verrà coinvolto dentro la scena organizzata nella dimensione rituale della sala da ballo con live set affidato a Sara Cappai. Lo spettacolo, la cui produzione è a cura di Micro Fratture Teatro, è previsto alle 17 in largo San Francesco.
Per il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio l’ingresso è gratuito.
In caso di maltempo gli spettacoli verranno ospitati nei locali dell’ex Mercato Civico.
ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO
L’Orchestra di Piazza Vittorio è nata nel 2002 sulla spinta di artisti, intellettuali e operatori culturali con la volontà di valorizzare l’omonima piazza dell’Esquilino di Roma, per antonomasia il rione multietnico della città. Da allora l’Orchestra rappresenta una realtà unica che trova la sua ragion d’essere nella commistione dei linguaggi testuali e musicali, nella ferma consapevolezza che mischiare culture produca bellezza.
Una scommessa che cerca di tenere assieme continenti diversi, con le loro culture, i loro suoni e la loro storia, e proprio in questo sforzo trova il suo momento di maggiore attualità. Dal 2002 ad oggi oltre 100 musicisti provenienti da aree geografiche e da ambiti musicali molto diversi tra loro si sono incontrati realizzando progetti creativi e professionali che spesso hanno costituito per loro opportunità di riscatto sociale.
L’Orchestra promuove la ricerca e l’integrazione di repertori musicali diversi per dare vita ad un nuovo “suono del mondo”: ha infatti al suo attivo importanti produzioni come Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio, prodotto dal Festival Les Nuits de Fourvière de Lyon e da Romaeuropa Festival, e rappresentato in più di 150 città in Italia e nel mondo tra cui Parigi, Lione, Atene, Barcellona, Mannheim, Londra, Bahrain, Helsinki, Aix en Provence, Amsterdam e Rotterdam; Il Giro del Mondo in 80 minuti, spettacolo autobiografico e prima autoproduzione dell’Orchestra, che ha esordito nel Marzo 2013 al Teatro Olimpico di Roma ed è attualmente in tournée.
Il 2015, invece, ha segnato il debutto di due nuove produzioni originali: Carmen secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio per l’inaugurazione della stagione 2015/2016 dell’Accademia Filarmonica Romana, e Credo, oratorio sui temi del dialogo interculturale e interreligioso. A Giugno 2017 ha debuttato in Francia una nuova produzione operistica, il Don Giovanni secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio.
Ha all’attivo 5 dischi e oltre 1300 concerti in tutto il mondo: New York, San Francisco, Santa Cruz, Los Angeles, Londra, Parigi, La Rochelle, Lione, Barcellona, Melbourne, Lisbona, Oporto, Colonia, Hannover, Francoforte, Wuppertal, Vienna, Locarno, Lugano, Istanbul, Toronto, Buenos Aires, Algeri, Tunisi, Hammamet, Dakar, Mulhouse, Bruxelles, Lussemburgo, Oslo, Helsinki, Stoccolma, Bahrain, Tirana, Sarajevo.
L’OPV è nata in seno all’Associazione Apollo 11 ed è stata ideata e creata da Mario Tronco e Agostino Ferrente.
FORMAZIONE ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO
Houcine ATAA Tunisia – voce
Emanuele BULTRINI Italia – chitarre
Giuseppe D’ARGENZIO Italia – sax tenore e soprano
Duilio GALIOTO Italia – pianoforte e tastiere
Ernesto LOPEZ MATURELL Cuba – batteria
Roman VILLANUEVA Perù – tromba
Carlos PAZ DUQUE Ecuador – voce, flauti andini
Pino PECORELLI Italia – basso elettrico
Raul SCEBBA Argentina – percussioni
Ziad TRABELSI Tunisia – voce, oud
MONICA SERRA
Attrice, vocalist e performer è nata nel 1973. La sua formazione teatrale inizia nel 1995, passando poi dalla Scuola Triennale per Attori Riverrun Teatro, dove l’incontro con l’attore e regista Rino Sudano saranno determinanti per il suo percorso, alla Biennale College Teatro/2015 e le esperienze con importanti artisti. Prende parte a numerose produzioni teatrali e cinematografiche e a pubblicazioni musicali; insieme al musicista Simon Balestrazzi dà vita ai Dream Weapon Ritual. Nel 2010 fonda Micro Fratture Teatro, la sua ricerca indaga sulla fisicità della voce quale corpo sonoro e in relazione al movimento. Tra le sue creazioni Oralità pastorale [N.2] da field recordings sul linguaggio dei pastori con le greggi; SULLE MIE TRACCE performance/soundwalk (teatro per l’infanzia); il documentario MARINA La natura del lupo – lavoro partecipativo sul quartiere “La Marina” di Cagliari.
FABIO TALLORU
Nato in Sardegna nell’ottobre 1988, Laureato in Scienze Filosofiche all’Università degli Studi di Milano, è un artista multidisciplinare, musicista e sound designer.
La sua ricerca artistica verte sulla scoperta dei tessuti narrativi che avvolgono oggetti, fatti ed esseri viventi che l’artista racconta traducendoli in nuove forme che ne risaltino alcuni loro aspetti specifici.
Il suo processo di creazione audio prevede l’acquisizione di suoni ambientali sia urbani che naturali e la ri-modellazione della loro pasta sonora, da cui ricava i loop, i sintetizzatori e le sezioni ritmiche che utilizza nei suoi lavori.
Negli anni ha collaborato con artisti quali Tonino Casula, Fabio Piccioni, Micro Fratture teatro, i collettivi Transhumanza e Drinchendrò. Inoltre, ha attivato il progetto Studio campione in collaborazione con Dolomiti Contemporanee.
SARA CAPPAI
È una musicista sarda di base a Cagliari attiva con i suoi progetti (Memory of Sho-Ramplingg-Santamorina) principalmente nell’ambito della musica underground del capoluogo e con la quale firma composizioni che vanno dall’ambiente sperimentale rumoristico al post-punk. I suoi strumenti sono la voce, i sintetizzatori e la chitarra.