DEBUTTO PRIMA NAZIONALE SPETTACOLO “LEONOR FINI NELLA STANZA FANTASTICA”
Sabato 17 dicembre alle ore 17,00, presso il Centro Culturale Move The Box in Via Indipendenza n. 1 a Villa Verde (OR), l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno presenta in anteprima assoluta il debutto della nuova produzione:
“Leonor nella stanza fantastica”:
un’opera musicale realizzata in collaborazione con il Consorzio Turistico Due Giare e con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Pubblica Istruzione Beni Culturali Informazione Spettacolo Sport e del MIC Ministero della Cultura.
Lo spettacolo
Lo spettacolo è scritto da Corrado Premuda (tratto dal testo “Un pittore di nome Leonor. Da Trieste a Parigi la scatenata gioventù di Leonor Fini” di Corrado Premuda, Editoriale Scienza, 2015);
ideato, diretto e illustrato da Marco Nateri;
le musiche originali sono di Stefano Casti, i testi delle canzoni sono scritte da Marco Nateri e Corrado Premuda;
coreografie di Luana Maoddi, sul palco Noemi Medas, Luana Maoddi e Stefano Casti.
Corrado Premuda, scrittore, giornalista e docente triestino recentemente scomparso, ha dedicato studi, libri e ricerche alla figura di Leonor Fini e ha lavorato fino all’estate scorsa a stretto contatto con il regista sardo Marco Nateri alla riduzione teatrale del suo libro per l’infanzia “Un pittore di nome Leonor”.
Il lavoro
ll lavoro si concentra sulla ricchezza di possibilità interpretative offerta dal repertorio musicale originale che continuamente dialoga e si contrappunta con i testi e l’azione scenica.
L’accordo equilibrato e armonioso tra questi elementi dà vita ad una messinscena che racconta la storia della pittrice surrealista Leonor Fini:
artista italiana nata a Buenos Aires e cresciuta a Trieste nei primi anni del Novecento.
Uno spettacolo che focalizza l’attenzione su l’infanzia della protagonista;
regalandoci il ritratto di una bambina sognatrice, curiosa ed egocentrica che cresce in mezzo agli adulti esplorando con sfrontatezza il loro mondo.
“Leonor nella stanza fantastica”
Leonor è una bambina contesa:
suo padre tenta di rapirla per riportarla in Argentina, mentre la madre, che la vuole con sé a Trieste, la rende irriconoscibile travestendola da maschietto;
altri mascheramenti poi diverranno un suo tratto distintivo.
Affezionatissima al suo gatto Cioci (interpretato da Luana Maoddi), con cui condivide il carattere libero, scostante e, al contempo, bisognoso d’affetto, Leonor ama inventare storie strampalate e, soprattutto, disegnare.
A quattro anni e mezzo vince un concorso con un’opera decisamente bizzarra: una gallina che, deposto un uovo in padella, lo cucina alla fiamma!
Ribelle verso tutto ciò che le è incomprensibile o che gli altri considerano proibito, viene espulsa più volte da scuola, racconta di essere la figlia di “Sua Maestà il Gatto”, si intrufola in una camera mortuaria.
Opponendosi alla volontà dello zio che la vorrebbe avvocato, decide così di diventare pittrice.
Lo spettacolo ha l’obiettivo di condurre i piccoli spettatori ad esplorare il mondo dell’arte attraverso le parole, i suoni, gli oggetti scenici (si utilizzano varie tecniche tra cui sagome e teatro d’ombre), la musica, la danza e le canzoni.
Elementi fortemente suggestivi ed evocativi che ci conducono dentro un mondo dove le dimensioni della favola e del sogno si incontrano per raccontare la scatenata e rocambolesca gioventù di Leonor Fini.