10 Dicembre: Giornata mondiale dei diritti degli animali
Il 10 dicembre è la Giornata Mondiale dei Diritti degli Animali, una data scelta che si ricollega alla Dichiarazione Universale dei diritti Umani.
Le battaglie per i diritti degli animali proseguono e vanno avanti da anni. A che punto siamo, però? Le parole del Movimento Meta Parma:
“Purtroppo i diritti degli animali non sono ancora stati riconosciuti, e continuano ad essere calpestati. Gli animali continuano a essere imprigionati e sfruttati negli allevamenti, uccisi nei mattatoi, sfruttati e uccisi nei laboratori di sperimentazione, abbandonati nelle strade, usati come oggetti. Continuano a essere trasformati in cibo ed in indumenti, e quindi siamo ancora lontanissimi dalla vera tutela dei loro diritti di esseri senzienti.”
L’uccisione del cinghiale a Lucca
Emblema di tutto questo, è l’uccisione del cucciolo di cinghiale avvenuta il 2 dicembre a Massarosa (LU). Un cucciolo ferito, che aveva bisogno di aiuto, è stato ucciso con quattro colpi di fucile dalle forze dell’ordine, davanti a una donna. Tra l’altro, piangendo, lei implorava di non farlo.
I video dell’uccisione del cucciolo sono diventati virali. Inoltre, la donna ha cercato di proteggere il cucciolo con il proprio corpo, ma è stata spostata con la forza. La donna è collassata ed è finita in ospedale, mentre il cucciolo veniva ucciso.
L’appello del Movimento Meta Parma
“Hanno ucciso un cucciolo davanti a una donna che è vegana, attivista per i diritti animali, e che ha un rifugio di animali. Hanno ucciso un cucciolo davanti a chi ama gli animali.”
Inizia così lo sfogo del Movimento Meta Parma.
Uccidere gli animali è in bruttissimo gesto ed è veramente ingiusto, ma diventa ancora più ingiusto se viene fatto davanti ai cittadini in lacrime. O peggio, se a farlo sono le forze dell’ordine.
L’appello del Movimento:
“Vorremmo chiedere al poliziotto della provinciale in quali punti vitali lo ha colpito e vorremo che ci rispondesse. In testa, oppure sulla schiena? O forse sul bacino, dove aveva la ferita?”
Non fermarsi neanche davanti alla sofferenza di una donna, e spostarla con la forza per uccidere un cucciolo, non è neanche un buon esempio per la società. Le forze dell’ordine dovrebbero dare il buon esempio anche su questo, in ogni circostanza, soprattutto per mandare messaggi contro la violenza sulle donne. La violenza sulle donne e sugli animali purtroppo sta aumentando, ed è importantissimo fermarla. Un cucciolo aveva cercato riparo dietro un cespuglio, e sono andati a cercarlo in quel cespuglio, per ucciderlo con quattro colpi di fucile, con la scusa della peste suina e di una pericolosità inesistente. Il punto è proprio questo: è vergognosa questa strage di cinghiali messa in atto con la scusa della peste suina, una strage di animali potenzialmente e probabilmente sani che vengono uccisi senza
pietà. Un cucciolo che aveva perso la sua mamma, probabilmente uccisa anche lei, non ha trovato scampo nè pietà, e ha perso la vita. Noi intanto, con queste uccisioni di creature innocenti, stiamo perdendo la nostra umanità.”