“Giotto Beyond Borders”
“Giotto Beyond Borders” – Venerdì a Cagliari presentazione e proiezione del film in virtual reality “Giotto Beyond Borders” evento speciale in chiusura del progetto “MediatiKa” del Centro Internazionale del Fumetto diretto da Bepi Vigna.
“Giotto Beyond Borders” – Alle 17.30 al Polo Bibliotecario in via Falzarego con la partecipazione del regista Emilio Della Chiesa.Battute finali, a Cagliari, di “MediatiKa”, il progetto sulla narrazione transmediale ideato e curato dal Centro Internazionale del Fumetto con la direzione artistica di Bepi Vigna e la segreteria organizzativa di Lorella Costa: venerdì pomeriggio (16 dicembre), alle 17.30 nell’aula Galleppini del Polo bibliotecario Falzarego 35 (in via Falzarego 35), si presenta e si proietta il film in Virtual Reality “Giotto Beyond Borders” (“Giotto oltre i confini”; 35′, 2021); un evento speciale, alla presenza del regista Emilio Della Chiesa, proposto in collaborazione con l’associazione culturale L’Alambicco, La Macchina Cinema e il RiFF – River Film Festival. L’ingresso è gratuito; si consiglia di venire muniti di cuffie o auricolari.
In “Giotto Beyond Borders” si compie un viaggio nella storia della Cappella degli Scrovegni, a Padova, insieme a Giotto: un’esperienza di realtà virtuale coinvolgente e emozionante, con l’attore sardo Fiorenzo Mattu nei panni del grande pittore e architetto toscano che nei primi anni del quattordicesimo secolo dipinse la superficie interna della Cappella degli Scrovegni, con un progetto iconografico unitario di straordinaria modernità, ispirato dal teologo agostiniano Alberto da Padova.
L’intonazione narrativa del ciclo pittorico riscopre il vero nello sguardo e nei sentimenti dei personaggi che, lambiti da trame di luce, sembrano prendere vita nella scena. Mistero e sacralità animano dialoghi silenziosi tra i soggetti ritratti, in un confronto tra realtà e rappresentazione.
«La Cappella degli Scrovegni è l’inizio di un nuovo modo di concepire la rappresentazione visiva, come lo è oggi la realtà virtuale» sottolinea Emilio Della Chiesa nelle sue note di regia: «Entrando nella Cappella non ci si limita a visitare un capolavoro artistico, ma si vive una straordinaria esperienza.
Il racconto scorre attorno a noi e non abbiamo un’unica visione, ma molteplici possibilità di osservazione».
L’artista che cambiò il modo di concepire l’opera pittorica verso la tridimensionalità potrebbe insomma essere definito il primo designer di realtà virtuale; in “Giotto Beyond Borders” «questo porta al naturale sviluppo di un utilizzo della tecnologia adeguata all’importanza della narrazione.
Il racconto, ripreso in modo tradizionale per mantenere il legame con la settima arte, viene integrato nello spazio digitale, che completa la narrazione con un aspetto visivo integrato con il suono anch’esso spazializzato che aggiunge un altro livello al racconto di Giotto».
Prodotto dall’associazione culturale Researching Movie di Padova, con la collaborazione dello Human Inspired Technologies Research Centre (HIT), Centro Interdipartimentale di Ricerca dell’Università degli Studi di Padova, “Giotto Beyond Borders” ha raccolto un rimarchevole apprezzamento a livello internazionale con premi e riconoscimenti in festival come il Bridge Fest di Vancouver, il Cannes World Film Festival, il Titan International Film Festival di Sidney, il Genesis International Film Festival di Mosca, il Druk International Film Festival in Bhutan, l’International Short&Symbolic Art Film Festival di San Pietroburgo, il World Film Carnival di Singapore, il Virgin Spring Cinefest di Calcutta, il Durban International Film Festival.