In Sardegna prende il via un corso per la realizzazione dei videogiochi: iGaming precursore di tendenze secondo gli esperti
Game in Production è il nuovo progetto della Fondazione Sardegna Film Commission per la formazione di giovani talenti in ambito videoludico. Un settore che ha moltissimo da offrire, soprattutto ai nostri giovani
realizzazione dei videogiochi. Il futuro dei giovani è nel virtuale. Mentre la realtà terrena è pervasa da crisi di ogni genere, c’è un universo che continua a proliferare e crescere incessantemente, senza sosta. Un universo che neppure la pandemia è riuscita a penetrare e indebolire, e che – anzi – è addirittura riuscito a trarre vantaggio dalla catastrofica situazione globale.Si tratta dell’industria dell’iGaming, intramontabile e in continua evoluzione, che sta inanellando un successo dopo l’altro. E le prospettive sono ancora più rosee, se possibile, per il futuro.
Ne abbiamo parlato con Natalia Chiaravalloti, esperta del settore ed Head Writer di Giochi di Slots.
“Quello dell’iGaming è un settore dinamico e fortemente innovativo, caratteristiche che lo portano a esser spesso precursore di tendenze destinate a prendere piede anche in campi molto diversi rispetto all’ambito videoludico”, riferisce Chiaravalloti che, nello svolgimento del suo lavoro per Giochi di Slots, si trova spesso a stretto contatto con produttori di titoli di fama internazionale. “Il confronto con i software provider è il momento in cui ci rendiamo davvero conto del duro lavoro che si cela dietro ai nostri passatempi preferiti, di cui ovviamente neppure ci rendiamo conto durante le sessioni di gioco. Dalle interviste questo emerge chiaramente: storytelling, meccaniche di gioco, funzionalità, grafica, tutti elementi che si devono incastrare alla perfezione per dare luce a un titolo di successo”.
Un compito non sempre facile, che richiede la coordinazione di un team affiatato e competente, spesso composto da persone dislocate in diverse parti del globo e con fusi orari differenti. “Gli strumenti digitali sono una parte essenziale nel lavoro di ideazione di un prodotto destinato all’iGaming” spiega Chiaravalloti “ma occorre anche la capacità di lavorare in squadra, pur consci dei propri compiti. L’idea iniziale, la storia alla base del processo creativo è la fase più semplice: la differenza la fa come quell’idea viene poi sviluppata. E qui si distinguono le aziende che sanno combinare buone tecniche narrative con gli indispensabili elementi matematici sui quali si impernia il cuore del gioco”.
Un equilibrio che va mantenuto nel tempo, ma anche rinnovato. È anche per questo che, pur potendo contare su personale di grande talento ed esperienza, le aziende dell’iGaming sono sempre alla ricerca di giovani profili ricchi di entusiasmo, in grado di portare una ventata di freschezza e innovazione alla squadra.
Un contesto in cui si inseriscono progetti lungimiranti come il workshop Game Production, una full immersion promossa dalla Fondazione Sardegna Film Commission che vede come insegnante di teoria e pratica il famoso game designer Pietro Righi Riva. Il corso si propone di formare persone sui vari temi gravitanti attorno all’industria del gioco, dalla pianificazione iniziale, alla progettazione effettiva, fino al lancio del prodotto finito.
“Sono sempre di più le iniziative di questo tipo nel nostro territorio, e questo è un segnale più che positivo per il nostro Paese, che sta dimostrando una grande lungimiranza per i giovani e per il loro futuro. Tecnologia e innovazione sono connaturate al settore del gaming e seguirne gli sviluppi può essere un’ottima cartina tornasole per prevedere la piega che potranno prendere, a breve, anche altri mercati”, conclude la Head Writer di Giochi di Slots.