Con “RIMAS, SONUS E CANTZONIS”, Viaggio nella lingua e nella tradizione della poesia di Sardegna Ultima tappa giovedì 22 dicembre, alle 20.30, al teatro Massimo di Cagliari per “Rimas, Sonus e Cantzonis – Viaggio nella lingua e nella tradizione della poesia in Sardegna”, un progetto lungo tre anni per dare nuova voce alla storia linguistica isolana e portare in scena tutte le sue varianti in un continuo dialogo tra presente, passato e futuro. L’evento finale si intitola Poesia de trigu un percorso ispirato al grano quale elemento benaugurale, simbolo della terra generatrice e madre, così come la poesia è elemento essenziale della vita culturale e sociale di una comunità.
Ospiti della terza e ultima serata, la poetessa Anna Cristina Serra con la quale si rifletterà sulla funzione della poesia, il maestro Luigi Lai alle launeddas con Marcello Floris alla chitarra, il Tenore Su Remediu di Orosei, Buju Mannu, il Coro Vadore Sini Sarule. Interverrà anche Alessandro Mancosu imprenditore coraggioso che ha rilevato il vecchio Mulino Garau di Guspini regalandogli nuova vita. Mancosu ripercorrerà alcune tappe interessanti tra i rapporti esistenti tra il Mulino Garau e i “merellini” i lavoratori del Mulino Merello dalle mura del quale nacque tra il 1944 ed il 1947 il Cine Teatro Massimo.
A suggellare questa prima rassegna, la proiezione di un estratto del docufilm sul giornalista e scrittore Paolo Pillonca dal titolo “Paulu ses tue” diretto dal regista Marco Gallus, con Piersandro Pillonca (giornalista), e Mauro Mura (direttore della casa editrice Domus de janas) che saranno presenti in sala. Regia, conduzione poetica e musicale di Ambra Pintore accompagnata alla chitarra da Federico Valenti e Roberto Scala.
Rimas, sonus e cantzonis, è una rassegna stabile ideata dall’associazione S’Ardmusic con la regia di Ambra Pintore. Protagonisti di questa vibrante vetrina isolana sono alcuni tra i poeti, gli autori e le formazioni di cori a tenore più noti, donne e uomini del quotidiano, distintisi sia per il particolare traju vocale nell’interpretazione dei versi storici dei grandi poeti, sia per la scrittura originale che tratta i temi attuali della società sarda. Giorni di poesia, musica, incontri, esperienze, cura e ascolto. Un autentico viaggio immersivo nella più antica forma di espressione vocale, in compagnia di cantadores, poeti improvvisatori e alcune delle coralità polifoniche tra le più significative della Sardegna.
Ambra Pintore, artista, giornalista, volto molto conosciuto dal pubblico isolano, e non solo, è particolarmente legata al mondo della tradizione: «Desideravo da tempo occuparmi della poesia quale motore dell’esecuzione musicale tradizionale in Sardegna. I poeti e i loro versi non sempre vedono riconosciuto il loro valore e apporto essenziale nel canto. Da questa riflessione partiremo per analizzare le funzioni attuali della scrittura, estetiche e pratiche. L’idea è quella di portare in scena, a teatro, un mondo ricco di creatività, competenza, cultura e identità».
Il progetto è stato realizzato con il contributo dell’Assessorato al turismo della Regione Autonoma della Sardegna.
L’INSTALLAZIONE
Nata da un’idea di Ambra Pintore e curata dell’Associazione Culturale Istranzos de Domo, “Chiudo gli occhi” è un’esperienza immersiva che guiderà il pubblico nell’ascolto di alcuni degli estratti più belli del canto poetico tradizionale sardo. In un ambiente raccolto del foyer (dove sono stati accatastati libri, cassette amatoriali dagli anni ’60 sino ai giorni nostri, libretti di gare poetiche avvenute in giro per la Sardegna), gli spettatori, a partire dalle ore 17, potranno indossare un paio di cuffie, accomodarsi una alla volta in poltrona e lasciarsi guidare per qualche minuto dalle suggestioni dei ricordi e della memoria. (Allestimento a cura di Roberta Locci).
IL LABORATORIO
Adòbius in limba, ligeus e iscrieus in sardu cun Anna Cristina Serra
Poeti e poetesse creano la parola secondo un ritmo che influenza le stesse strutture musicali, tanto che la musica è per gli antichi greci ancillare alla poesia, e sono proprio le divisioni metriche del verso poetico a determinare il ritmo delle frasi musicali. Il laboratorio, partendo dalla lettura di un testo letterario, in poesia o in prosa e in diverse varianti, fornirà l’opportunità di conoscere le più comuni regole per una corretta scrittura della lingua sarda adottate dalla maggioranza dei poeti e scrittori sardi contemporanei, per passare poi alla pratica della scrittura.
Anna Cristina Serra è una delle figure di maggior rilievo nel campo della poesia in lingua sarda. Vincitrice dei maggiori concorsi letterari – a partire dal Premio Città di Ozieri, che ha vinto due volte, una rarità – ha pubblicato diverse raccolte: Su fragu ’e su ’entu (silloge che ha guadagnato il Premio Michelangelo Pira, Cagliari, 1997), Follas (Cagliari, 2003), Luna cantadora (Sassari, 2011). È anche autrice di un lavoro lessicografico (Bellebbatu, la parlata di San Basilio, Selargius, 2009) e di due opere teatrali rappresentate con successo in vari luoghi dalla compagnia Fueddu e Gestu di Villasor: Alientu (2004) e Lionora, una visioni (2007). Ha scritto per la musica collaborando con Ambra Pintore nei dischi Muriga e Terre del ritorno.
INFO
BIGLIETTERIA TEATRO MASSIMO: 345 489 4565
PREZZI BIGLIETTI: 10 EURO
ACQUSTA ON LINE: https://shop.sardiniaticket.com/prenota-map.php?negozio_evento_id=271
Contatti S’Ardmusic: 388 1757121 [email protected]