Sull’onda del grande apprezzamento del pubblico in sala, oggi alle 19, al cinema Odissea di Cagliari in viale Trieste 84, è in programma uno degli appuntamenti più stimolanti della della rassegna “Ritorno al futuro II – Visioni e idee visionarie del presente e del futuro”, organizzata da Spazio 2001 con il contributo della Regione Sardegna, Assessorato alla Pubblica istruzione, Beni culturali.
Si comincia alle 19 con “Il futuro prossimo del cinema”, un’analisi sullo stato dell’arte del cinema italiano e sulla situazione delle sale a cura di Simone Gialdini (presidente Cinetel e direttore generale dell’ANEC), moderato da Antioco Floris, docente di cinema, fotografia e televisione all’Università di Cagliari.
Seguirà la proiezione del cortometraggio “Una voce nuova” di Peter Marcias (presente in sala): una sinfonia di immagini e suoni della natura: alberi, boschi, campi, animali; vanghe e picconi che dissodano la terra. Lo sguardo di uomini e donne verso un punto indefinito riscopre l’antica verità delle parole di Grazia Deledda diventate una “voce nuova” nel gesto dei bambini che piantano gli alberi.
Un’opera selezionata per Alice nelle città, una sezione della Festa del cinema di Roma, collegata al progetto di Sardegna solidale “Pianta un albero: è un gesto d’amore” e con il sostegno della Sardegna Film Commission.
È quindi la volta del film “Calcinculo” di Chiara Bellosi («Forse è vero che si cresce anche a calci in culo. Ed è vero che quando la giostra gira veloce ci sembra di volare e non vorremmo scendere mai. È questo che succede a Benedetta quando incontra Amanda e decide di seguirla nel suo mondo randagio»). La sceneggiatura del film si è aggiudicata il Premio Franco Solinas Miglior Sceneggiatura 2018 e la Borsa di Studio Claudia Sbarigia 2018dedicata a premiare il talento nel raccontare i personaggi e l’universo femminile.
Chiara Bellosi (1973) si diploma in drammaturgia alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano. “Palazzo di giustizia”, il suo primo lungometraggio di finzione, è stato presentato nella sezione Generation 14+ di Berlinale 2020.