Poesie che abbracciano il corpo e intersecano esperienze umane e autodeterminazione, creando nuove sinergie e circoli virtuosi improntati sulla sostenibilità, così i capi della capsule collection SCIAME sfilano indosso alle loro creatrici.
Il progetto
12 studentesse dell’Istituto Professionale Aldrovandi Rubbiani di Bologna si sono cimentate nell’ideazione di sei capi, nell’ambito di un progetto di moda circolare coordinato da Etikwear e dalla cooperativa sociale Baumhaus.
Innovazione e formazione tecnico-professionale sono infatti alla base di Freewear Academy, la cui prima edizione ha già portato alla realizzazione di Bswitch – collezione gender neutral, ispirata al quartiere della Bolognina.
Il tema dell’inclusività si sviluppa ora attorno alla letteratura transfemminista e alle riflessioni sul linguaggio, dando forma a Le parole di tutt*.
La collezione SCIAME interfaccia così varie realtà del territorio; Il Patto per la Lettura Bologna è ispirazione, i materiali tessili – che andrebbero altrimenti distrutti – sono donati dalle aziende locali e confezionati dal laboratorio di sartoria Gomito a Gomito, all’interno della Casa Circondariale Dozza.
SCIAME è anche protagonista di una graphic novel edita da Canicola e illustrata da Martina Sarritzu, che commenta: “Ho cercato di dare a ogni storia un tema e uno stile, ognuna è ispirata a un capo della collezione. Il libro verrà donato alle biblioteche della città”.
Anna Romani, Baumhaus: “É stato bello partire dai libri e tornare alla pubblicazione; la collezione parte dalla raccolta Poesie per ragazze di grazia e di fuoco e in particolare dalla lettura condivisa de Lo Sciame (di Jeanann Verlee), che ci ha accompagnato per tutto il processo creativo. Il nome stesso indica che si tratta di un progetto organico, che è di tutti e di nessuno. Stiamo collaborando anche con associazioni estere, in particolare greche e spagnole, per collezioni di streetwear accessibile. La cultura che consumiamo appartiene alle élite; in particolare la professione della moda è blindata, ma noi vogliamo invertire questo processo e miriamo a unire il contesto della formalità e dell’informalità per creare qualcosa di nuovo in questo settore”.
La linea, in sei parole chiave
La capsule è costituita dal collo Metamorfosi, dalla t-shirt Elettrica, la shopper No, lo zaino Appetito, il maxi-dress Io e il pezzo più particolare: un harness (sorta d’imbracatura) come Abbraccio. A ciascuno potrà essere applicata una mini pochette in tantissime varianti per customizzare l’outfit.
Abiti e accessori sono connotati da tagli semplici e cromie a contrasto in tonalità accese con cenni animalier. I capi sono ordinabili a questo link, i prezzi sono contenuti grazie al contributo della Fondazione Dal Monte e variano dai 10 ai 50 Euro circa.
Utilizzando scampoli e tessuti di scarto, di fatto ogni pezzo sarà unico, pur mantenendo una palette colore e delle caratteristiche di confezione, inoltre sarà possibile, al momento dell’ordinazione, richiedere una specifica che personalizzi il fitting sulle esigenze di forme e altezze differenti. La produzione è in edizione limitata e in modalità made to order al fine di impattare il meno possibile sull’ambiente; nulla è sprecato e commissionando il proprio pezzo preferito oltre a finanziare le iniziative di Gomito a Gomito – se ne sposa la filosofia.
Ph e articolo a cura di Tiziana Elena Fresi.