UN NATALE DA FIABA 2022xEDIZIONE. Spettacolo in Cartellone: Sabato 17 Dicembre. 18,00 Presso la “La Fabbrica delle Gazzose” in Mogoro è di scena: TEATRODINVERNO in Il Gatto Dagli Stivali. Liberamente ispirato alla versione di Charles Perrault, adattamento e regia Giuseppe Ligios, interpreti: Gianfranco Corona, Giuseppe Caragliu e Giuseppe Ligios.
“Possiamo considerare “Il gatto dagli stivali” (Le Chat Botté ) una versione al maschile di Cenerentola, in cui il figlio minore di un mugnaio, alla morte del padre, riceve in eredità null’altro che un gatto. Come saràmai possibile, senza lavoro e senza soldi, provvedere a se stesso … e a un gatto?”
Lo nuova produzione del Teatro d’Inverno si ispira alla famosissima fiaba che affonda le sue origini a metà del ’500 e poi ripresa da innumerevoli autori come i fratelli Grimm, Ludwig Tieck, Charles Perrault fino ad Angela Carter. Ecco che il gatto, quasi come una buona fata madrina, si riveleràcome la soluzione a tutti i problemi del suo giovane padrone. Il felino, che scopriamo essere parlante, in cambio di un vecchio paio di stivali, saprà congegnare una serie di astuti piani affinché il Re di quelle terre scambi il suo umile padrone per il ricco Marchese di Carabas.
Per farlo necessario dapprima entrare nelle grazie del Sovrano e poi dare ad intendere è che il Marchese disponga di ingenti ricchezze. L’astuzia del gatto e i morsi della fame daranno i suoi frutti, malgrado gli ostacoli e l’immancabile presenza del “cattivo”, un Orco tiranno padrone di terre e di un castello e in grado di trasformarsi in qualsiasi animale. Capita nel rimaneggiare un classico, che ci si conceda qualche libertà.
“Nella nostra versione il Re un à ì è bonaccione alle prese con un servitore irriverente; il Gatto un abile incantatore un po’ “tamarro”; il giovane è Germano, figlio del mugnaio, complice suo malgrado dei piani strampalati dell’amico felino; l’Orco Fiatomorto un bullo troppo sensibile alle lusinghe. Mentre nella versione originale bastano dei bei vestiti e un bel faccino per indurre un Re a concedere, con estrema leggerezza, la mano di sua figlia, in questa trasposizione si fa a meno di principesse da maritare per lasciare spazio ad un Re che star al gioco dei due protagonisti salvo, alla fine, metterne alla prova l’onestà, e sarà proprio l’onestà l’unica ricchezza che garantirà al Gatto un futuro agiato e al giovane il privilegio di fregiarsi del titolo di Marchese”.