Commemorato il Giorno della Memoria alla Chiesa di Scientology della Sardegna
Cercava allo stesso tempo di indirizzare l’attenzione del pubblico sulle cause che hanno portato ad atti disumani come quelli che il Giorno della Memoria si propone di tenere vivi nel ricordo di tutti.
Giorno della memoria: il pensiero di Scientology
Tutti conosciamo quanto accaduto ma non sempre ci si addentra nell’analisi di ciò che lo ha provocato. Sebbene i nomi siano conosciuti, bisogna andare indietro di diverse decadi rispetto ai fatti della seconda guerra mondiale. Il tutto, per scoprire che l’origine di tutto è nella teoria psichiatrica dell’eugenetica.
La parola stessa significa “buona specie”, come se qualcuno possa sentirsi in grado di dire che ne esiste una. Protratta negli anni, supportata dall’abominevole affermazione “l’uomo è un animale”, questa teoria psichiatrica è il denominatore comune degli stermini avvenuti negli anni delle SS. Poi ancora nei Balcani piuttosto che nell’Apartheid. E sopravvive fino ai nostri giorni con altri nomi. E’ sostenuta sempre dalla stessa categoria di camici bianchi. La memoria di ciò che è successo necessita la conoscenza di tutta la faccenda. Bisogna essere consapevoli di tutte le parti che l’hanno causata e nell’ottica di eliminare ciò che è marcio.
In contrapposizione alle teorie psichiatriche “selettivamente alienanti” dell’eugeneitca, è stato scelto di utilizzare un linguaggio universale che mettesse il pubblico in condizione da poter riflettere sui fatti che il Giorno della Memoria vuole ricordarci: la musica. Grazie alla sublime interpretazione di compositori classici, il pubblico è stato allietato dalla pianista Giorgia Pintus che con le sue note ha indirizzato il pensiero di tutti alla bellezza. La serata si è conclusa con la lettura di un brano di L. Ron Hubbard, “La Gioia del Creare”, con l’invito ai presenti di darsi da fare, fin da subito, alla creazione di un mondo migliore iniziando dalla propria quotidianità.