“Al carcere di Bancali a Sassari si vorrebbe trasferire un detenuto con gravi problemi di salute mentale e violento. Il detenuto in questione era già stato allontanato da quell’istituto per i problemi che allora già si manifestarono”. Secondo Lai, è una decisione inopportuna. Il tutto, anche per altri motivi legati alle criticità che sta vivendo quel carcere.
Per questo ha depositato un’interrogazione urgente al ministro della Giustizia Carlo Nordio. C’è il bisogno di sollevare la questione, unitamente alle problematiche legate alla carenza di personale di cui soffre il carcere.
Il sistema carcerario in Sardegna: l’analisi di Silvio Lai
In Sardegna, il sistema carcerario soffre di una particolare condizione di carenza di personale. Mancano le figure di riferimento: su dieci strutture, solo tre dispongono di un direttore.
Per di più, la casa circondariale “Giovanni Bacchiddu” di Sassari, a Bancali, è un carcere appartenente al circuito di Alta Sicurezza. I suoi reparti sono destinati a detenuti sottoposti al 41-bis ed è in serie condizioni di carenza di personale.
Il direttore è stato recentemente sostituito, ma con una soluzione ancora provvisoria. Manca un comandante della polizia penitenziaria. Inoltre, su cinque funzionari previsti dalla pianta organica, ad oggi non ne risulta nessuno assegnato.
Su ventinove ispettori di polizia penitenziaria, ne sono presenti solo cinque; su quaranta sovrintendenti previsti, ne risultano in servizio solo quattro.
È noto altresì che nell’istituto penitenziario in questione un detenuto sottoposto al 41 – bis ha scelto lo sciopero della fame come forma estrema di protesta.
La situazione relativa all’assistenza sanitaria è già decisamente precaria e l’attenzione anche mediatica su questa vicenda rischia di generare una pressione e un aumento del rischio in merito alla sicurezza per il personale e per i detenuti, nonché per le comunità del territorio.
Per questo è urgente che il ministro Nordio apra un fascicolo sul carcere di Bancali e assuma decisioni conseguenti evitando che si aggiungano ulteriori elementi di precarietà.