Nell’ambito della mostra “Picasso e Guernica. Genesi di un capolavoro. Contro tutte le guerre”, il MAN di Nuoro ospita uno spettacolo dedicato al rapporto fra Dora Maar e Pablo Picasso. Il tutto è tratto dal libro Malamore di Concita De Gregorio.
Dora Maar: chi era e influenza letteraria
Dora Maar (1907-1997), fotografa esponente del surrealismo, nel 1936, dopo l’incontro con Picasso e l’inizio della loro relazione, diventò la donna che maggiormente ispirò l’artista e a cui Picasso riservò un grande numero di ritratti. La donna fu vittima, tuttavia, del genio distruttivo del maestro di Malaga: il “suo” minotauro, l’amore di una vita, passionale e crudele insieme.
Federica Fracassi, protagonista di primo piano della scena teatrale italiana, interpretando Dora con struggente intensità, è “la donna che piange”, la “mujer que llora”, la tradita, la gelosa, la nevrotica. Il suono del violoncello di Lamberto Curtoni è la voce di Picasso, il satiro, il carceriere, l’amante che la chiama dall’antro oscuro del suo labirinto.
«La storia di Dora Maar è il Novecento. La sua serietà, la sua perdizione, la sua capacità di vedere senza essere vista, l’ostinazione quasi infantile, lo straordinario talento. L’amore, soprattutto. La storia di questa donna, un po’ croata un po’ argentina, cresciuta in Francia tuttavia – i paesi slavi, l’America latina, Parigi: tre mondi dentro di lei – mi ossessiona fin da bambina.
L’ho sfiorata, una zia che l’aveva conosciuta mi raccontava i suoi racconti.
I suoi incontri, gli uomini. George Bataille, Paul Eluard, Pablo Picasso, Jaques Lacan. Cioè la Letteratura, la Poesia, l’Arte, la Psicanalisi. Tutte con la Maiuscola, tutte sul suo corpo minuto e inossidabile. La luce nell’ombra. Sempre amata, sempre respinta. La follia, saggezza ultima.
Mettersi nei panni degli altri, in-carnare e ‘sentire’ su di sé le storie che ci guardano e ci riguardano è quel che ho desiderato e provato a fare sempre. Ho immaginato di essere Dora mille e mille volte. Tutte le donne sono dentro di lei. Questo piccolo testo è un esperimento, una prova aperta.
Cambierà, Dora cambia sempre. Nel corpo e nell’anima di Federica Fracassi, nella musica di Lamberto Curtoni diventa una di noi, oggi. Una di voi. Tenetele compagnia, ve la restituirà per sempre». (Concita De Gregorio)
Ingresso libero, fino a esaurimento posti