Irrompe GIBO con ERA IL TEMPO DELLE MELE, in fondo in fondo una presa per il… blues
Brioso, scanzonato, irriverente. Irrompe il nonsense goliardico di GIBO
con _ERA IL TEMPO DELLE MELE_. Un brano che ci riporta alla memoria
l’atmosfera spensierata e cameratesca del nostro liceo.
“Era il tempo delle mele”
Un periodo vissuto dall’artista ancora in erba Giuseppe Bonaventura,
catanese fino al midollo, con la leggerezza e la verve tipica di quegli
anni. Anni in cui viene ripetutamente ripreso dai compagni di classe per
gli scherzi sconsiderati e le dissacranti parodie musicali incentrate su
di loro.
E proprio quei compagni, oggi adulti, sono divenuti parte
integrante del nuovo progetto artistico di GIBO. Per una sorta di
beffarda e immutabile legge del contrappasso, hanno concesso
amichevolmente le loro voci che compaiono all’interno di _ERA IL TEMPO
DELLE MELE_. In fondo in fondo “una presa per il… blues”. Presente
in tutti gli store e le piattaforme digitali e disponibile al seguente
link https://youtu.be/bRTZZ9OnReE [1], il singolo trae ispirazione dalla
vita quotidiana: persone, fatti, storie. Una costante nella musica di
GIBO, che, in aggiunta all’immancabile ironia, è diventata la sua
cifra stilistica.
_«La musica è una ragione di vita, come bere o respirare.»_ dichiara
l’artista _«La musica è vita eterna e il musicista un privilegiato,
poiché la sua opera può diventare immortale.»_
Progetto
Un’opera che a Catania, e più in generale in tutta la Sicilia, fatica
ancora a ricoprire il ruolo che merita e che le spetta di diritto.
Manca, di fatto, la cultura del cantautore, non esistendo una Scuola
siciliana come quelle di Genova, Roma, Bologna. Tuttavia, nel tentativo
di ovviare a questa inaccettabile carenza, il nostro GIBO sta
partecipando alla creazione della prima Scuola dei cantautori siciliani.
Un ambizioso progetto dal grande respiro culturale, che vede il suo
ideatore e promotore in Marino Magnabosco. Nel frattempo, sogna di
suonare i suoi pezzi a San Siro insieme a 50.000 persone, imbraccia la
chitarra e canta. _ERA IL TEMPO DELLE MELE_, per GIBO e non solo.
Biografia
All’anagrafe Giuseppe Bonaventura, Gibo è un cantautore, compositore,
paroliere e polistrumentista siciliano. Anche se la chitarra rimane il
suo più grande amore e un’inseparabile compagna di vita. Strumento
che suona con grande maestria, rispetto e passione. Nato da papà tenore
e mamma violinista nel 1960, la vita di Gibo non poteva che dirigersi
fin dall’adolescenza verso l’arte musicale. Lo fa attraverso un
percorso di formazione che passa per gli ascolti dei Beatles, Santana,
Deep Purple. Così come per i grandi cantautori italiani che lo hanno
sempre ispirato. Una musica – quella del Nostro – nella quale
confluiscono svariate contaminazioni, dal rock al beat, pur mantenendo
uno stile melodico originale e riconoscibilissimo. Improntato alla
goliardia, al nonsense, all’ironia più dissacrante.
Nel tempo, partecipa anche trionfalmente a prestigiosi concorsi canori e
si susseguono i passaggi radiofonici e le apparizioni in tivù. Fa parte
di diversi gruppi come i Cockroaches, gli Hiades, i Sempre Nomadi, i
Beatless. Fino a fondare la band Gibo & Evergreen nel 2005. Un sodalizio
che durerà per cinque anni, quando inizierà l’avventura solista con
brani di propria composizione. Nel 2007 pubblica il singolo _Baby_ e nel
2009 _Goccia di mare_, scelto come sigla finale della trasmissione
televisiva _Stasera tocca a te_. Escono via via _Mi dispiace saperlo_,
_L’alba è chiara_, _Se la mente non c’è_, _Quando il cuore non
c’è_, _Rose nel cielo_, _L’uomo di Pisa_. Tutte tracce che hanno
contribuito a fargli raggiungere oltre 300.000 visualizzazioni su
Spotify. Brioso, scanzonato, irriverente, Gibo torna alla ribalta con
_Era il tempo delle mele_. In fondo in fondo “una presa per il…
blues”.
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