Istituto sardo per la storia dell’Antifascismo e della società contemporanea.
Giorno della Memoria, Storie di deportazione femminile. Il 27 gennaio a Cagliari promuovono Issasco per Antifascismo, Anppia Sardegna, Biblioteca Universitaria di Sassari e Associazione Antonio Gramsci Cagliari
Le drammatiche testimonianze delle donne che hanno subito la deportazione nei campi di concentramento e di sterminio nazisti durante il secondo conflitto mondiale sono al centro dell’iniziativa promossa dall’Istituto sardo per l’antifascismo; ma anche dall’Anppia Sardegna, dalla Biblioteca Universitaria di Sassari e dall’associazione Antonio Gramsci di Cagliari per il Giorno della Memoria.
Il 27 gennaio alle ore 18 a Cagliari, nella sede dell’associazione “Gramsci” in via Baudi di Vesme 67. Sarà presentato e proiettato il documentario “Le rose di Ravensbrück – storia di deportate italiane” (Italia, 2006).
Il Documentario è prodotto dall’Aned e dalla Fondazione Memoria della Deportazione per ricordare. Infatti, sono oltre 900 donne italiane rinchiuse e assassinate nel grande lager femminile tedesco; questo, dal giugno del ’44 ad aprile del ’45 e le poche sopravvissute.
«Il video-documento intende dare voce alla loro storia e alla specificità della deportazione femminile. Quindi, attraverso le parole testimoniali delle ex-deportate, a cui donne di oggi hanno dato voce in un ideale passaggio di testimone». (https://www.ambralaurenzi.com/…/le-rose-di-ravensbruck/).
Ambra Laurenzi, figlia e nipote di Mirella Stanzione e Nina Tantini, deportate politiche a Ravensbrück, ha curato il progetto e le fotografie del documentario. Federico Girella ha curato, invece, le elaborazioni digitali e il montaggio. La musica originale è di Giulia Cozzi. La revisione scientifica è di Giovanna Massariello.
Testimonianze di Antifascismo
In apertura dell’iniziativa Giovanni Fiori, direttore dalla Biblioteca Universitaria di Sassari. Egli illustrerà la mostra allestita nella sede di via Enrico Costa intitolata “Pagine della memoria. Storie di deportazione femminile”. Si tratta di un viaggio attraverso immagini e testi tratti dai libri conservati nella Biblioteca. Il tutto, per ricordare le vittime dell’Olocausto, le leggi razziali. Non solo: per rendere omaggio a coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere chi è stato perseguitato. L’istituzione sassarese conserva un fondo donato della Fondazione Memoria della Deportazione e dallo studioso Italo Tibaldi.
Altri interventi
Con il coordinamento di Laura Stochino, insegnante e responsabile per la didattica dell’Issasco, interverranno altre persone. Tra queste: il presidente dell’Anppia Sardegna, Alberto Bocchetta. Stiamo parlando del nipote del deportato antifascista Vittore Bocchetta e autore della pagina Wikipedia sul trasporto 91. Era un convoglio della deportazione politica (differente da quella razziale) dall’Italia ai lager nazisti. Era composto prevalentemente da donne, partito dal campo di transito di Bolzano-Gries il 5 ottobre 1944 con destinazione Ravensbrück dove arrivò l’11 ottobre 1944; conclude Giuliana Adamo, docente di italianistica al Trinity College di Dublino, biografa di Vittore Bocchetta. Collabora con quotidiani e riviste italiane e internazionali. Accanto agli interessi filologici e letterari si occupa di materia civile e pedagogica.