Diminuisce di altri 10 secondi il timer che porta allo scoccare della Mezzanotte. Novanta secondi è il tempo che ci separa dalla fine del mondo. Anticipato ulteriormente rispetto ai 100 secondi dell’anno scorso. Cosa significa?
L’Orologio dell’Apocalisse (Doomsday clock) è un Bollettino nato nel 1947 da parte di alcuni scienziati dell’Università di Chicago. Si tratta di un orologio metaforico che misura il pericolo di un’ipotetica fine del mondo. Il pericolo è quantificato dal tempo mancante alla Mezzanotte, orario che rappresenta la fine del mondo. Originariamente la Mezzanotte rappresentava la Guerra Atomica, ma dal 2007 considera qualsiasi evento che possa creare danni irreparabili all’umanità. Nato durante la Guerra Fredda, l’orologio era stato impostato alle 23:53; da allora la lancetta è stata spostata ben 23 volte. Ieri l’orologio ha raggiunto la massima vicinanza alla Mezzanotte. Soli 90 secondi ci separano dalla fine dell’umanità.Le cause
La guerra in Ucraina scoppiata nel febbraio del 2022 è una delle ragioni primarie che ha portato l’appropinquarsi della fine del mondo, come affermato dal Bollettino degli scienziati atomici. “Il rischio di catastrofe oggi è più alto dell’anno scorso” ha sottolineato Steve Fetter, membro del Bollettino degli Scienziati Atomici e preside della scuola di specializzazione e professore di politica pubblica all’Università del Maryland. In particolare, l’approvazione dell’invio dei carri armati Leopard dalla Germania ha ulteriormente diminuito la distanza dalla Mezzanotte.
Ma non è l’unica. Non si assisteva ad un riarmo di queste proporzioni dagli anni della Guerra Fredda. Molti paesi portano avanti programmi nucleari “difensivi” come l’Iran, altri, come la Cina, investono su programmi missilistici per tenere sotto controllo la regione. La Corea del Nord cerca di mettere le mani sull’Atomica, e il flusso di armi dai Paesi Nato verso l’Ucraina non fa che peggiorare la situazione.
Le continue minacce e “battibecchi” tra Russia e Nato possono portare solo all’avvicinarsi della Mezzanotte. Giocare con il fuoco non sembra essere così pericoloso. Nonostante gli avvisi da parte di esperti e scienziati le corse al riarmo non cessano, ma al contrario ci si sente più sicuri ad ampliare i propri arsenali.
Ricordiamo che le testate nucleari nel mondo attualmente sono circa 17.000 di cui almeno 4.500 operative. Va detto che queste sono estremamente più distruttive delle due sganciate ad Hiroshima e Nagasaki, il cui ricordo indelebile dovrebbe ancora essere un monito per allontanarsi da questa politica di riarmo.
Come afferma Richard Bronson, Presidente del Bollettino, l’uomo ha creato queste minacce, e proprio per questo solo lui può ridurle.
Umberto Zedda