Il falò di Sant’Antonio a Monastir
Un evento atteso da tantissimi cittadini del centro campidanese che si raduneranno attorno al grande fuoco, nel piazzale davanti alla chiesetta. Il tutto, infatti, per rendere omaggio a Sant’Antonio, il patrono dei contadini e degli allevatori e protettore degli animali domestici.
La macchina organizzativa si è messa in moto da giorni con il lavoro per accatastare la legna davanti al sagrato. L’appuntamento è promosso dall’Associazione culturale Sant’Antonio Abate in sinergia con l’amministrazione comunale e la pro loco. Previsto, ovviamente, per sabato sera. Il cartellone dei festeggiamenti prevede alle 17.30 il rosario cantato e la messa, presieduta da don Bruno Ibba, poi alle 19 l’accensione del falò. Si proseguirà con la degustazione di prodotti tipici della tradizione isolana e lo spettacolo musicale del gruppo Kantidos. Domenica alle 10.30 la processione del simulacro per le vie del paese, con il rientro del Santo nella chiesa parrocchiale di San Pietro. “E’ una ricorrenza molto sentita dalla popolazione – spiega il presidente Giovanni Battista Loi – La manifestazione è l’occasione per riscoprire e rivivere insieme i riti che riportano alle radici contadine”.
Luciano Pirroni