I Giganti di Mont’e Prama – Cabras, Oristano. La Fondazione Mont’e Prama e Delfino Editore presentano l’opera di Raimondo Zucca e Giacomo Paglietti
La Fondazione Mont’e Prama e Carlo Delfino editore presentano la nuova opera di Raimondo Zucca e Giacomo Paglietti, dedicata al complesso scultoreo più celebre del Sinis.
Il volume, intitolato “I Giganti di Mont’e Prama – Cabras, Oristano”, racconta la storia delle scoperte delle statue che parte dal 1970 e arriva al 2022, della quale furono primi protagonisti alcuni contadini di Cabras e scienziati della Soprintendenza cagliaritana e delle Università sarde.
Venne ritrovata, celata per millenni sotto la terra, un’area funeraria riservata a giovani uomini sepolti in tombe singole a pozzetto.
Ma Mont’e Prama, come si sottolinea nel libro, è anche un luogo della memoria di eroi scolpiti nel candido calcare che sono accompagnati da modelli di nuraghi e da betili, che rimandano alla “bella età dei nuraghi” delineata da Giovanni Lilliu.
L’iniziativa editoriale sarà illustrata dalla direttrice della Fondazione Mont’e Prama Nadia Canu.
Interviene il presidente Anthony Muroni e saranno presenti i due autori.
“Siamo orgogliosi di presentare un’opera che ripercorre le fila di una scoperta incredibile, che partendo da Cabras ha rivoluzionato la storia del Mediterraneo occidentale” ha affermato il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni.
L’evento è pubblico e si terrà sabato 28 gennaio alle ore 18 presso la sala Paesaggio del Museo civico Giovanni Marongiu di Cabras, in via Tharros.
Raimondo Zucca.
Archeologo e Professore ordinario di Storia e Archeologia del Mediterraneo antico dal 2002 all’Università di Sassari, è stato Ispettore archeologo presso la Soprintendenza Archeologica di Cagliari, Ricercatore universitario di Epigrafia greca e romana presso l’Ateneo di Roma – Tor Vergata, Professore associato di Antichità romane nell’Università di Sassari, Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Sassari nella sede di Oristano, Coordinatore del Dottorato di Archeologia, Storia e Scienze dell’Uomo della stessa Università. È Direttore del Museo “Antiquarium Arborense” di Oristano dal 1992 e Direttore del Museo di Othoca (Santa Giusta) dal 1984. Ha effettuato ricerche e scavi archeologici in Italia, Spagna, Grecia, Francia, Turchia, Marocco e Tunisia. Attualmente ,Zucca, condirige lo scavo archeologico di Neapolis, Nabeul (Tunisia) e di Mont’e Prama a Cabras.
Giacomo Paglietti.
Archeologo professionista, dal 2017 è Direttore del Museo Archeologico “Genna Maria” di Villanovaforru e del Museo Archeologico di Santadi dal 2020. Si è laureato presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Sassari. Paglietti ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Roma “La Sapienza” e la Specializzazione in Archeologia all’Università di Cagliari. Cultore della materia, presso l’ateneo cagliaritano ha svolto attività di borsista e di assegnista di ricerca. Ha partecipato a numerose campagne di scavo archeologico in Sardegna, Corsica, Minorca e Tunisia. Ha diretto gli scavi presso il santuario nuragico di Santa Vittoria di Serri. Premio “Giovanni Lilliu” (2015) sui temi di preistoria e protostoria della Sardegna. Paglietti è autore di circa sessanta pubblicazioni tra monografie, curatele e articoli scientifici, questi ultimi editi su riviste nazionali e internazionali.