Indagine della procura sulla morte del neonato
Il papà del piccolo ha rotto il silenzio, dopo la morte del suo bambino.
Ci dice: “Aveva trascorso 17 ore di travaglio, dalle 4 di notte, quando le si erano rotte le acque. Era sfinita, ma le hanno portato il bambino per allattare e le hanno detto di fare tutto da sola, compreso il cambio del pannolino. Lei non si reggeva in piedi ed aveva implorato il personale sanitario di portare il piccolo al nido per riposare un po’. Ma la risposta era stata ‘No, non si può'”.
La Procura di Roma ha dunque aperto un’indagine di omicidio colposo.
Gli inquirenti devono indagare sulle cause della morte del bambino, che sembra essere stato schiacciato a seguito dell’addormentamento della madre. Sono state disposte le acquisizioni delle cartelle cliniche del neonato e della madre per verificarne la salute ed è stata disposta l’autopsia per accertare il decesso. La PM ha predisposto degli esami tossicologici sulla madre del piccolo, per verificare se alla giovane siano stati anche somministrati farmaci o calmanti che possano averla indotta a una minore vigilanza come effetto collaterale.
Il padre del piccolo: “Il problema è che molto spesso le donne vengono lasciate sole nei reparti di ostetricia dopo il parto. E sono complici anche le restrizioni anti-Covid che impediscono ai familiari di restare nella stanza ad aiutare le neo-mamme. Probabilmente questi protocolli andrebbero rivisti.”