In una messinscena onirica e suggestiva, Giorgio Lupano dà anima e corpo alla storia dell’uomo nato anziano che ha vissuto la sua vita all’incontrario. Il tutto, per dirci che ognuno è speciale.
Lo spettacolo in scena stasera ad Oristano: trama e info
Nato ottantenne nel corpo di un bambino, Nino Cotone vive una vita inversa, ma solo nell’aspetto. Vittima di un curioso scherzo del destino, affronta l’infanzia come se fosse un anziano e la vecchiaia come se fosse un bambino.Ha con sé una valigia in cui ha raccolto i ricordi della sua strana vita. Vuole raccontarla prima di dimenticare, prima di cadere in un eterno presente, quello dei neonati che non hanno la percezione del tempo che passa.
Nell’adattamento di Pino Tierno, la straordinaria favola moderna di F. S. Fitzgerald s’interroga sul significato della vita in Italia, dall’Unità ai primi Anni Sessanta.
Il commento dell’autore
“Tutti hanno una vita speciale a modo loro, tutti sono qualcosa che nessun altro è, né sarà mai. Perciò io non credo che la mia storia sia più speciale di quella che vive o ha vissuto ognuno di voi. In fondo, siamo tutti fatti di carne e di sangue, e anche se capita di arrivarci per strade diverse, la destinazione resta la stessa. Quello che conta è ciò che succede prima di arrivarci e, se è vero che la memoria dà l’immortalità, oggi voglio raccontarvi la mia storia, per cercare di eludere la tappa d’arrivo, per lo meno nel vostro ricordo.”
I ruoli di Giorgio Lupano e Greta Arditi al teatro Garau di Oristano
In questo allestimento, che dà ampio spazio all’onirico e all’immaginazione, Giorgio Lupano dà anima e corpo a quest’avventura fantastica che porterà lo spettatore a ripercorrere parte della storia del nostro paese; e numerosi sono i personaggi a cui grande attore darà voce, movenze, tridimensionalità in un gioco interpretativo che tocca tutte le corde: dal comico, al grottesco, al drammatico.
Una figura femminile accompagna l’intera vita del protagonista; prenderà prima le sembianze dell’infermiera che assiste sconvolta alla sua nascita e poi della balia che lo accudisce bambino nelle sue ultime ore di vita. Al centro della storia l’amore per Bettina, sua moglie, ma anche le avventure con le altre donne con cui vivrà gli sfrenati anni della sua maturità.
Parola, musica, immagini, canzoni sono gli ingredienti del racconto di una vita in cui il tempo, sottratto alla natura convenzionale che l’uomo gli ha attribuito, si reinventa e ci fa riflettere sul senso di un’esistenza non più scandita dalle lancette ma bensì dal sentimento.
Un tempo dietro cui non ci possiamo nascondere perché – come dice Nino “non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto, per essere quello che vuoi essere“.
Info e prenotazioni
durata : 70 minuti, atto unico
biglietti disponibili a teatro