Un evento che ha visto la partecipazione e la presenza delle più alte cariche istituzionali del Paese, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, oltre a numerosi esponenti del governo, quali Adolfo Urso (ministro delle imprese e del made in Italy), Paolo Zangrillo (ministro della pubblica amministrazione), Giancarlo Giorgetti (ministro delle finanze) e più di quattromila sindaci invitati.
Un vasto progetto che mira a promuovere la sostenibilità e l’inclusione sociale e che vede nei piccoli comuni con meno di 15.000 abitanti i veri protagonisti di questo processo.
La presidente di Poste Italiane, Maria Bianca Farina, insieme all’amministratore delegato Matteo del Fante, hanno illustrato e descritto il progetto.
Il progetto “Polis– casa dei servizi di cittadinanza digitale”
Roma – Il progetto “Polis– casa dei servizi di cittadinanza digitale” realizzato da Poste Italiane mira a favorire e promuovere la coesione sociale ed economica nei piccoli centri italiani con meno di 15.000 abitanti, attraverso il superamento del “digital divide” che oggi affligge le piccole città. Saranno 7.000 in tutto i piccoli comuni italiani coinvolti nel progetto: 40 uffici postali sono già pronti mentre i cantieri aperti sono 230.
Tre i grandi interventi previsti:
- Il primo intervento prevede la creazione di “sportelli unici”, presso gli uffici postali, per semplificare l’accesso dei cittadini ai vari servizi della pubblica amministrazione, ora divisi in vari e diversi uffici;
- Il secondo intervento prevede la creazione di “spazi per l’Italia”, una rete nazionale di 250 spazi per il co working, la formazione e l’erogazione di servizi per professionisti, imprese e cittadini;
- Il terzo intervento prevede la creazione e l’installazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici in 2.100 comuni italiani.
Un progetto da 1,12 miliardi di euro, finanziato in parte (800 milioni di euro) attraverso il piano complementare del PNRR e per la restante parte da Poste Italiane.
La presidente di Poste Italiane, Maria Bianca Farina, ha sottolineato l’importanza di questo grande progetto:
“Poste Italiane contribuirà a colmare il forte gap infrastrutturale tra città e piccoli centri offrendo servizi essenziali, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini”.
“Polis- casa dei servizi di cittadinanza digitale”: gli “sportelli unici”
Il primo intervento previsto dal progetto prevede il rinnovo degli uffici postali attraverso la creazione, al loro interno, degli “sportelli unici”:
sportelli che mirano a semplificare l’accesso dei cittadini ai vari servizi della pubblica amministrazione, ora divisi in vari e diversi uffici.
Attraverso lo “sportello unico” sarà possibile per il cittadino usufruire dei seguenti servizi:
- richiesta di carta identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto di armi (gestiti dal ministero dell’Interno);
- richiesta di riemissione di codice fiscale, estratto conto posizioni debitorie, visura planimetrie catastali, esenzione canone Rai, deleghe soggetti fragili (gestiti dall’Agenzia delle Entrate);
- certificati giudiziari (ministero della Giustizia); Isee, estratto contributivo, modello Obis per i pensionati, certificazione unica (Inps);
- rilascio patente nautica, denuncia e richiesta duplicati patente (ministero per le Infrastrutture)”.
“Spazi per l’Italia”: una rete nazionale di spazi per il co working
Il co working, o lavoro condiviso, diventa sempre più un’esigenza al quale è necessario fare fronte.
Poste Italiane ha deciso, quindi, di individuare immobili di pregio collocati su tutto il territorio nazionale per la creazione di 250 spazi di lavoro e attività condivise, la formazione e l’erogazione di servizi per professionisti, imprese e cittadini;
con un investimento pari a 200 milioni di euro.
Questa decisione renderà ufficialmente Poste Italiane il primo operatore di co working in Italia.
Transizione digitale e nuovi servizi previsti dal progetto “Polis- casa dei servizi di cittadinanza digitale”
Il progetto “Polis” si inserisce nel processo di digitalizzazione avviato da tempo da Poste Italiane per una completa innovazione del sistema e dei servizi offerti.
Oltre alla creazione dello sportello unico e di “spazi per l’Italia”, infatti, saranno disponibili nuovi ed ulteriori servizi:
- accanto agli uffici postali verranno predisposte stazioni di ricarica per veicoli elettrici (per un piano complessivo di 5000 postazioni);
- verranno sfruttate le aree disponibili davanti agli uffici postali per l’installazione di armadi digitali, con la quale potranno essere erogati servizi 24 ore su 24;
- sarà presente, inoltre, personale dedicato per fornire piena assistenza ai clienti nella guida alla transizione digitale: sono, infatti, circa 11 milioni le persone che necessitano di supporto, e tra queste 6 milioni hanno più di 65 anni;
- verranno installati, infine, impianti fotovoltaici e 4.800 sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale.
Il progetto Polis e il sostegno da parte dell’Unione Europea
Il progetto costituisce il primo progetto di un’azienda italiana ad aver ottenuto l’autorizzazione, da parte della Commissione Europea, per l’esame sulle quote di finanziamento.
La Commissione ha infatti approvato, ai sensi della normativa dell’Unione Europea in materia di aiuti di stato, una misura da 512 milioni di euro per compensare Poste Italiane.
La misura si ritiene indispensabile per semplificare e migliorare la digitalizzazione dei servizi e, quindi, l’efficienza della pubblica amministrazione; e fa seguito alla Convenzione operativa firmata a livello nazionale tra il Ministero dello Sviluppo Economico e Poste Italiane per la realizzazione del progetto.
Questa misura durerà fino al 31 dicembre 2026 e assicurerà una sovvenzione diretta attraverso la copertura dei costi di sviluppo.
Il progetto Polis in Sardegna
Il progetto “Polis- casa dei servizi di cittadinanza digitale” coinvolge anche la Sardegna: circa 220 i sindaci presenti oggi a Roma per la presentazione.
Nell’isola il progetto prende il via dall’ufficio postale di Corso Vittorio Emanuele a Villa San Pietro (Ca).
Sono iniziati, infatti, il 25 gennaio scorso i lavori e gli interventi di manutenzione straordinaria nella sede, per permettere il miglioramento e l’incremento della qualità di accoglienza e servizi offerti.
Anche l’ufficio postale di Abbasanta, in via John Fitzgerald Kennedy 3, è stato selezionato per il progetto “Polis”: è, infatti, prevista una ristrutturazione completa degli ambienti.
Alcune dichiarazioni
La sindaca di Abbasanta Patrizia Carta, presente alla conferenza di presentazione, afferma:
“Siamo onorati di essere stati selezionati per questo importantissimo progetto. I lavori nell’ufficio sono iniziati il 26 gennaio e dovrebbero terminare entro 75 giorni. I benefici saranno percepiti nel lungo termine e ci siamo già organizzati, come amministratori locali e come volontari, per aiutare i soggetti impossibilitati a recarsi negli uffici per il ritiro della pensione. Cerchiamo di supportare le persone e i cittadini affinchè questo temporaneo disagio sia percepito il meno possibile”.
Anche Manuela Pintus, sindaca di Arborea, esprime grande soddisfazione per il coinvolgimento nel progetto:
“Sono molto felice che Poste Italiane abbia avviato questo progetto per incrementare i servizi relativi alla pubblica amministrazione e che ci abbia coinvolti. Abbiamo davvero la possibilità di difendere i servizi che stanno sul territorio”.
Presente anche il presidente ANCI Sardegna, Emiliano Deiana, che afferma:
“Abbiamo instaurato accordi con Poste Italiane a partire dal 2019, prima della pandemia, attraverso una serie di iniziative interessanti. Poste Italiane ha mantenuto l’impegno per il mantenimento di presidi nei territori, dimostrando così di essere in controtendenza rispetto a dinamiche consolidate. Questo è un elemento estremamente positivo.”
Elena Elisa Campanella