“Progetto InPari per gli Ucraini” Crei, integrazione per i giovani profughi
“Progetto InPari per gli Ucraini” della Crei Acli insieme a Uefa e Regione, per l’integrazione dei giovani profughi. Dall’insegnamento della lingua italiana al supporto psicologico, dallo sport alla cultura. Ma anche svago e interazione sociale grazie ad escursioni, visite guidate e attività nei parchi.
Sono iniziate nei giorni scorsi le attività del progetto InPari per gli Ucraini di integrazione sociale rivolto ai cittadini del paese Est europeo, rifugiati di guerra e immigrati di seconda generazione presenti in Sardegna. L’iniziativa è realizzata dal CREI ACLI Sardegna e cofinanziato dal programma EPIC – European Platform of Integrating Cities in collaborazione con la Regione Sardegna e la UEFA Foundation for Children.
Lo scorso 6 gennaio, giorno in cui in Ucraina si celebra il Natale, un primo gruppo di circa venti beneficiari tra bambini, giovani e donne ha partecipato alla prima visita guidata prevista in programma. Il gruppo ha visitato le Saline Conti Vecchi – Assemini, lo storico impianto di produzione di sale ancora oggi in funzione. Ha poi proseguito facendo un tour a piedi e un giro in treno nelle saline del Bacino di Santa Gilla tra fenicotteri rosa e montagne di sale. Infine ha visitato gli edifici storici e scoperto la storia dei lavoratori del sale.
Le attività sono poi proseguite con i laboratori di disegno artistico che si sono tenuti nella sede del Crei Acli in via Roma a Cagliari.
Il progetto proseguirà sino a dicembre 2023 e prevede il coinvolgimento di bambini, giovani e adulti in tornei di calcio, volley, basket, nuoto, atletica, yoga. E ancora, corsi di lingua italiana, orientamento e counseling, supporto psicologico, attività artistiche e teatrali, visite a musei e siti archeologici. Il prossimo 27 gennaio si terrà a Elmas il primo laboratorio di cucina Ucraina-Sardegna.
Per informazioni ulteriori e per poter prendere parte alle attività è possibile contattare il numero dedicato 331 2223238 o scrivere all’indirizzo e-mail[email protected].
Gloria Cadeddu