In corrispondenza dell’alba del nuovo anno, la Serie A riapre i battenti dopo quasi due mesi di chiusura dettata dal Mondiale: l’onore di dare avvio alle danze spetterà a granata e rossoneri, contrapposte all’Arechi nel lunch match delle 12.30 diretto da Forneau. Padroni di casa chiamati a riscattare gli ultimi risultati negativi che gi hanno fatto perdere dalla parte sinistra della classifica; ospiti attanagliati dagli infortuni ma desiderosi di non perdere contatto con la vetta
I precedenti a Salerno in Serie A
3 partite1 vittoria Salernitana
1 pareggio
1 vittoria Milan
Perfetto equilibrio nello storico delle sfide disputate dai granata tra le mura amiche contro i rossoneri. Analizzando con attenzione gli incontri del passato, emerge che la Salernitana non ha però mai battuto il Diavolo nell’attuale stadio che la ospita: l’unico successo campano risale al 6 giugno 1948, epoca in cui l’impianto in cui si disputavano le gare casalinghe era il Donato Vestuti (l’Arechi è stato inaugurate nel 1990). Nei tre precedenti finora andati in archivio emerge inequivocabile il dato realizzativo: quattordici le reti complessive in 270 minuti, equamente distribuite tra le due compagini. Il Milan ha sempre messo a referto almeno due marcature.
Probabili formazioni
Qualche dubbio per Nicola, indeciso sugli interpreti del suo 3-5-2: in difesa il ballottaggio riguarda il braccetto di destra, per la cui titolarità competono Bronn e Lovato. Solo uno dei due troverà spazio insieme a Daniliuc e Radovanović. A centrocampo emergenza sulle fasce a causa della squalifica di Candreva e dell’infortunio di Mazzocchi: a Sambia e Bradaric l’onere di rimpiazzare i due assenti. Spazio all’ex del match Krzysztof Piątek, chiamato a dialogare in attacco con Dia. In porta subito maglia da titolare per il neo acquisto Ochoa.
Salernitana (3-5-2): Ochoa; Lovato, Radovanovic, Fazio; Sambia, Coulibaly, Bohinen, Vilhena, Bradaric; Dia, Piatek
Compagine rossonera letteralmente decimata dagli infortuni che annovera in infermeria quasi un intero undici (Maignan, Florenzi, Ballo-Touré, Krunić, Messias, Ibrahimović, Origi e Rebić). Spazio a Tatarusanu tra i pali, in difesa rientrano sulle fasce Hernández e Calabria, che completeranno la retroguardia del 4-2-3-1 in cui al centro sono già certi della titolarità Kalulu e Tomori. Trequarti targata 1999, anni di nascita di Saelemaekers, Brahim Diaz e Leao, a supporto di Olivier Giroud e protetta dal duo della mediana Bennacer-Tonali.
Milan (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria, Kalulu, Tomori, Theo Hernandez; Bennacer, Tonali; Saelemaekers, Brahim Diaz, Leao; Giroud
Articolo a cura di Paolo A.G. Pinna