“Terre di confine”, emozioni a Ittiri tra cinema e poesia. L’anteprima del filmfestival organizzato da Su Disterru ha visto l’attore Roberto Demontis esibirsi in due applaudite performance poetiche. Molto apprezzata la proiezione de “La favola del dente avvelenato” di Cristiano Mattei e dei cortometraggi dei giovani artisti del Liceo Laura Bassi di Bologna
ITTIRI. Un’anteprima all’insegna della promozione delle scuole di cinema e dei giovani emergenti, con un omaggio agli studenti di cinematografia di Bologna e quindi all’integrazione tra le diverse forme d’arte grazie a una straordinaria performance poetica dell’attore Roberto Demontis.Il 30 dicembre la XV edizione del “terre di confine film festival” ha regalato emozioni al Teatro comunale di Ittiri tenendo fede allo spirito della manifestazione dedicata al confronto-incontro tra realtà cinematografiche apparentemente lontane.
A introdurre la serata è stato Daniele Monachella, direttore artistico di MAB Teatro e della stagione culturale ittirese, che ha salutato il pubblico assieme al giornalista Salvatore Taras e a Sandro Sarai, presidente dell’associazione Su Disterru che organizza il festival dal 2004.
Le proiezioni hanno preso il via con un video saluto realizzato appositamente per il pubblico sardo dagli studenti della 1F del Liceo Laura Bassi di Bologna. I giovani artisti del Corso Doc hanno presentato “Kebab”, un simpatico cortometraggio sperimentale diretto da Salvatore Rauseo e Giacomo Gherardi con il supporto della docente Anna Conti e del tutor Simone Fratini della Cineteca di Bologna. Il lavoro spazia giocosamente tra i diversi generi cinematografici che vanno dall’azione al romantico senza prendersi troppo sul serio.
Dal Liceo di Bologna è arrivato anche un cortometraggio dal profilo più strettamente documentaristico, “#hoquasivinto”, un’opera collettiva della IIIG che approfondisce il tema attualissimo della ludopatia attraverso interviste a vittime del gioco d’azzardo, a un educatore, a un assessore al Welfare, a un produttore di slot machine e a un docente di matematica esperto di azzardo-patia, che introducono lo spettatore in un mondo complesso in cui proibizionismo e liberalismo non sono l’unica risposta. Il documentario è realizzato con la supervisione della tutor Giulia Peragine di DER e della docente Eugenia Bernardi nell’ambito dell’iniziativa ‘Cinema per la scuola’ del MIUR e MIBAC.
Vera star della serata a Ittiri è stato l’attore Roberto Demontis, che si è cimentato in due avvincenti performance poetiche interpretando “Canto notturno di un tassista errante alla luna” da lui composta e “Moda a Santu Nenaldu” di Remundu Piras in lingua sarda logudorese.
Le due interpretazioni, applauditissime, hanno intercalato quel piccolo capolavoro che è “La favola del dente avvelenato” di Cristiano Mattei, giovane e talentuoso regista sassarese. Intervistati da Salvatore Taras, Mattei e Demontis hanno presentato il corto raccontando aneddoti sulla nascita dell’opera e sullo svolgimento delle riprese nei diversi set, tutti sassaresi, per poi approfondire le criticità e le opportunità offerte dal fare cinema in Sardegna. Il lavoro di Mattei, prodotto per l’Accademia Sironi di Sassari, è stato molto apprezzato dagli spettatori, che hanno sollecitato affinché venga proiettato in altre sale del territorio.
I lavori presentati hanno evidenziato il tema che caratterizzerà la XV edizione del filmfestival, che quest’anno sarà dedicato alle “dipendenze”. Il “terre di confine” è organizzato dall’associazione Su Disterru Onlus con il sostegno dei comuni di Asuni e Solarussa, della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna.