Viaggio a ritroso nel tempo, dalla fine di una storia d’amore al suo inizio. La mise en scène è firmata da Michele Sinisi, nel ruolo di Robert, il marito, accanto a Stefania Medri, che interpreta Emma. Ancora, Stefano Braschi, nei panni di Jerry, invaghitosi della moglie dell’amico. La produzione è Elsinor / Centro di Produzione Teatrale, con il contributo di Next – Laboratorio delle idee.
Tradimenti: testo cult del 900
Un testo cult del Novecento per un affresco della società. Tra morale borghese e ipocrisia, attrazione fatale e segrete inquietudini. La pièce descrive le varie fasi di una relazione. Il tutto, in una serie di flashback; dall’ultimo incontro tra gli (ex) amanti fino all’infuocata dichiarazione di Jerry ad Emma.
Tra i capolavori del drammaturgo britannico (Premio Nobel per la Letteratura nel 2005), “Tradimenti” racconta attraverso una serie di dialoghi e conversazioni illuminanti. Si parla con un linguaggio scarno e essenziale, punteggiato da significativi silenzi. Il tema è l’origine di una passione, gli incontri clandestini, in cui la coppia cerca forse inconsciamente di riprodurre il rituale di una convivenza, poi la noia della routine, lo spegnersi del desiderio e il disincanto, finché tutto finisce e i due possono ripensare al passato, a ciò che è stato, con un po’ di amarezza e magari di rimpianto.
Sui palchi dell’Isola una intrigante versione contemporanea del dramma, nella fortunata traduzione italiana di Alessandra Serra, con scenografie di Federico Biancalani, consulenza artistica di Francesco M. Asselta (foto Luca del Pia, aiuto regia Nicolò Valandro), in cui un paesaggio “simbolico” scandisce i salti di tempo, con intervalli mai uguali, dettati delle emozioni, dalla forza dei ricordi e da libere associazioni di idee.
I protagonisti
Focus sui tre protagonisti, che appartengono a un sfera privilegiata, creature raffinate e colte, i cui interessi spaziano tra l’arte e la letteratura: Emma è una gallerista, il marito Robert fa l’editore e Jerry è un agente letterario, quindi in primis gli scrittori e i libri, come gli artisti e le loro opere sono al centro dei loro discorsi, intrisi di scintillante mondanità. Il classico “triangolo” amoroso prende forma in un ambiente elevato, tra individui educati ai più elevati principi e sensibili alla bellezza, in una classe sociale in cui tradizionalmente vi è una grande apertura mentale e quindi comprensione per i vizi e le debolezze umane, e dove il buon gusto è fondamentale e paradossalmente l’estetica conta più dell’etica.
In fondo l’adulterio è uno dei “peccati” più antichi, sancito e sanzionato nei libri sacri, da cui un matrimonio in crisi potrebbe perfino, o così si dice, trarre nuovo slancio e nutrimento, dopo l’esaurirsi della curiosità e della novità, con il concludersi di una parentesi, una semplice distrazione, non così grave da stravolgere il collaudato ménage, in cui sono in gioco gli affetti, la reciproca stima, la frequentazione e in certo qual modo anche l’abitudine, oltre a una ormai consolidata e inevitabile complicità.
La regia di Tradimenti: Michele Sinisi
Michele Sinisi, insieme agli attori Stefania Medri e Stefano Braschi, indaga la psicologia dei personaggi, i moventi più intimi da cui scaturiscono azioni e comportamenti, più o meno impulsivi o premeditati, cercando le radici di quell’irrequietezza che si traduce, nel caso di Emma, ma poi dello stesso Robert, per non dire di Jerry, in una serie di nuovi legami, sovente effimeri, in cui proiettare la propria perenne insoddisfazione o forse un’aspirazione alla perfezione, in una personale quanto paradossale, ma non troppo, ricerca della felicità.
Parole del regista
«L’approfondimento dell’umano in tutte le sue sfaccettature è stato senza dubbio il punto di partenza del mio lavoro sull’opera» – rivela il regista Michele Sinisi –. «Fondamentale è stato un profondo confronto collettivo rispetto al testo e alle sue possibili interpretazioni. “Tradimenti” infatti è ricco di elementi di analisi, di spunti di riflessione che tutt’ora possono attivare, nel pubblico, una risposta “potente”.
Bisogna solo cercare nuove prospettive da cui guardare il tradimento, esaminare la complessità di questo tema. Non basta rappresentarlo. Per fare questo ho reso la scenografia co-protagonista, elemento fondamentale infatti a portare fisicamente l’opera davanti allo spettatore creando un ambiente in cui i corpi e le voci possano emergere in tutta la loro forza vitale».
«Il rischio di tradire in qualche modo il testo, la voce dell’autore è concreto e vivo ogni volta che si affronta un’opera, ma tradire, in questo senso, significa elaborare, dare alla voce autoriale uno spazio nuovo nel quale esprimersi» – sottolinea l’artista pugliese –. «Io ho deciso di affrontare questa “traduzione” in scena utilizzando come filo rosso quello del testo, dell’arte. La professione di gallerista di Emma, quella legata alla scrittura di Jerry e Robert sono gli elementi attraverso i quali il percorso artistico interroga se stesso, nel testo e nella scena».
INFO & PREZZI
ALGHERO
Platea: intero 15 euro – ridotto 13 euro
Palco: intero 13 euro – ridotto 10 euro
Loggione: 7 euro
OLBIA
posto unico 16 euro
MACOMER
intero 16 euro – ridotto 14 euro – ridotto studenti 5 euro
biglietteria online: www.vivaticket.it
www.cedacsardegna.it