Il presidente della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia, Bastianino Mossa, ha incontrato a Porto Torres l’assessore dei trasporti della Regione Sardegna Antonio Moro. Un’occasione per ribadire la preoccupazione della FASI e del mondo dell’emigrazione sulla ormai “storica vertenza” dei collegamenti per l’isola
Durante l’incontro fra il neo esponente della Giunta Solinas e il rappresentante della FASI (unione dei 70 circoli – divisi in quattro Circoscrizioni territoriali – che operano nella Penisola in rappresentanza di circa 350mila sardi che, allontanatisi dalla Sardegna, si sono stabiliti in “Continente”) sono state approfondite le principali linee direttrici di interesse degli emigrati in tema di trasporti, in particolare la questione legata alla continuità territoriale.Le parti hanno convenuto riguardo la necessità di cercare soluzioni che tengano conto dello status di “emigrato sardo” (colui che è nativo dell’isola o figlio di emigrati – di prima, seconda o terza generazione – ma non residente in Sardegna).
“La questione dei trasporti è sempre stata centrale per la nostra organizzazione, fin dalla sua nascita: dalle prime battaglie della Lega degli emigrati sardi che portarono agli accordi con la Tirrenia per avere la cosiddetta ‘corsia preferenziale‘, fino alla costituzione di un centro servizio FASI per offrire ai nostri soci la possibilità di andare in Sardegna a tariffe agevolate”, ha evidenziato il presidente Mossa.
“Lo stesso vale per i collegamenti aerei. Con le nostre battaglie abbiamo più volte fermamente affermato la necessità della continuità territoriale della Sardegna sia verso Roma e Milano che verso gli altri aeroporti strategici che collegano l’isola al resto delle regioni d’Italia e d’Europa. Noi emigrati siamo fiduciosi sull’attuazione di una strategia a tutela dello sviluppo socio-economico della Sardegna”.
“La tariffa unica potrebbe essere la soluzione ideale. Ci consentirebbe di risolvere il problema dei nati in Sardegna e degli emigrati. Verrebbe garantita a tutti l’accessibilità all’isola: ai nativi sardi, ai sardi residenti, ai sardi emigrati o ai turisti” ha annunciato l’assessore Moro.
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