Penso allo sviluppo promozionale di cammini innovativi, alle missioni archeologiche, alla promozione del patrimonio culturale sottomarino e lacustre, alla grande possibilità di partecipare come parte attiva a grandi eventi sociali, culturali e di valorizzazione del patrimonio ambientale.
Nel 1971 nasce ARCHEOCLUB D’ITALIA come Centro di Documentazione Archeologica al fine di sostenere con un impegno concreto gli studiosi e gli esperti dell’archeologia nella divulgazione della conoscenza del Passato. Con D.P.R. n° 565 del 24 luglio 1986 l’Associazione è Ente dotato di personalità giuridica e con Decreto del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale del 10 gennaio 2020 è organizzazione di volontariato di Protezione Civile. I nostri volontari, riuniti in sedi locali, su un territorio circoscritto che conoscono, operano attraverso attività culturali che risvegliano l’attenzione dei concittadini e mettono in luce le tipicità che solo quello stesso territorio possiede, promuovendolo al di fuori dei propri confini”.
Lo ha annunciato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia.
Tutti i cittadini che vorranno tesserarsi ad Archeoclub D’Italia troveranno tutte le info su La Nostra Missione – Archeoclub d’Italia (archeoclubitalia.org)
La grande storia siamo anche noi: Archeoclub D’Italia con 180 sedi e 5000 soci!
“Oggi siamo già a 180 sedi e a 5000 soci. E’ una storia gloriosa iniziata nel 1971: Archeoclub D’Italia, la prima associazione culturale che diede la possibilità alla società civile di sentirsi parte del processo di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano – ha proseguito Rosario Santanastasio – come bene di tutta la comunità.
Tra i soci fondatori ricordiamo Massimo Pallottino, allievo di Giulio Quirino Giglioli e primo docente di Etruscologia alla Sapienza di Roma, Gianfranco Paci cattedratico di Epigrafia romana e Storia romana, il professor Romolo Augusto Staccioli, l’archeologo e Soprintendente Baldassarre Conticello, e, ultimo ma non ultimo, il filosofo Francesco Berni, ideatore e promotore instancabile.
L’immenso patrimonio archeologico, storico – artistico, architettonico e ambientale presente sul territorio italiano costituisce da sempre una grande attrattiva per il mondo intero; custodirlo e valorizzarlo, richiamando i cittadini alla responsabilità e al dovere di collaborare con le istituzioni, in primis le Amministrazioni locali, le Università, le Soprintendenze, i Poli Museali, è stata la premessa sulla quale i fondatori hanno posto le prime basi. Un patrimonio con circa tre millenni di storia, quale quello italiano, può essere custodito soltanto distribuendo la cura fra coloro che sono più vicini ai Beni e ne sono i naturali eredi, adattandosi con la massima flessibilità alle esigenze particolari di ogni memoria storica e alle caratteristiche dell’ambiente in cui si è formata”.
Essere parte della stessa comunità per credere nel domani La Nostra Missione – Archeoclub d’Italia (archeoclubitalia.org)
L’orgoglio di sentirsi parte di Archeoclub D’Italia che oggi gestisce siti di grande valore come il Lazzaretto Nuovo a Venezia, meravigliosi siti culturali e museali nell’Italia dei borghi e in tante regioni: Marche, Campania, Lazio, Sicilia, Abruzzo, Puglia, Calabria, Toscana. E davvero tante sono le campagne di conoscenza: Chiese Aperte ogni anno nel mese di Maggio, su tutto il territorio nazionale, apertura di missioni archeologiche, “Bust Busters” il progetto di recupero sociale attraverso la risorsa mare, ma Archeoclub D’Italia rappresenta il nuovo orizzonte pronto ad abbracciare l’alba e non il tramonto.
Più di 100 chiese nel 2022 – ma anche il cammino della Via Regia delle Calabrie – una rassegna stampa internazionale di valore!
“Nel 2022 siamo riusciti a dare la possibilità di ammirare il patrimonio culturale di almeno 100 chiese, alcune spesso chiuse. A Venezia è stato davvero eccellente il lavoro messo in campo da almeno tre decenni dalla sede ArcheoClub D’Italia di Venezia – ha commentato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – che ha recuperato dal degrado l’importante Isola del Lazzaretto Nuovo, trasformandola in uno splendido ecomuseo, modello di sostenibilità con Sentiero delle Barene, frequentatissimo e l’importante Museo Archeologico di grande valore. Potremmo dire la stessa cosa anche per tutte le altre sedi Archeoclub D’Italia, in Toscana come nel Lazio, nelle Marche con la gestione di meravigliosi siti e musei, o ancora in Campania come nel Lazio, dove Archeoclub D’Italia ha in gestione altri musei, in Calabria, in Sicilia. Ad esempio, proprio in Sicilia, la Procura della Repubblica di Ragusa ha dato ad Archeoclub D’Italia, in gestione un’imbarcazione confiscata agli scafisti. Quella imbarcazione diventerà simbolo di legalità, dando la possibilità ai ragazzi di visitare e conoscere il patrimonio archeologico marino. Siamo convinti che senza conoscenza non possa esserci coscienza di ciò si è stati e si potrà essere. Dunque la cultura è fondamentale, prioritaria. Inoltre abbiamo una grande testimonial: Vienna Cammarota che ha 73 anni. Con il cammino di questa valorosa Guida Ambientale Escursionistica, la più famosa al Mondo, abbiamo raccontato la Via Regia delle Calabrie ma stiamo anche narrando anche la Via Seta, nel contesto contemporaneo. Oggi non possiamo più staccare il patrimonio ambientale dal resto. Il Patrimonio Ambientale è Patrimonio Culturale. Per questo motivo, Archeoclub D’Italia è impegnata costantemente al fianco della Protezione Civile per costruire una rete a vantaggio del patrimonio da tutelare anche in calamità naturali. Noi ci siamo, per la cultura, per le prossime generazioni!”
Archeoclub al fianco delle comunità locali, territorio per territorio, formando giovani, aprendo ai giovani: raccontiamo con tutti voi il vostro territorio! Facciamolo insieme! Archeoclub unisce comunità locali, istituzioni locali e nazionali, Università, team di grande livello, esperti nei vari campi del turismo!
“La nostra Associazione mette a disposizione delle comunità locali e degli studiosi professionalità e competenze diverse che spesso si rivelano preziose per individuare nuovi modi di promozione e di gestione di monumenti considerati secondari o troppo periferici per una gestione centralizzata. Agendo nel corso degli anni in modo capillare sul territorio i nostri volontari ARCHEOCLUB D’ITALIA aps hanno approfondito anche l’indagine storica – ha concluso Santanastasio – riportando l’attenzione sugli archivi locali, comunali ed ecclesiastici, salvandone molti dal degrado e dalla dispersione con un minuzioso lavoro di riordino e di catalogazione. Tutte le Sedi locali sono sostenute da una intensa attività di coordinamento svolta dalla Sede centrale d’intesa con i coordinatori regionali definendo le linee guida della nostra Associazione, individuando le tematiche principali su cui far convergere l’impegno dei soci. Da qui nascono le “campagne nazionali” ARCHEOCLUB D’ITALIA aps i cui obiettivi sono sempre indirizzati verso la tutela del nostro patrimonio culturale e ambientale. La prima di queste campagne è stata l'”Operazione Conoscenza”, lanciata oltre 30 anni fa come propedeutica all’impegno sul territorio: proponeva a tutte le Sedi locali un sistema di schedatura veloce dei beni culturali locali, base indispensabile per la programmazione di ogni ulteriore azione di recupero e di sviluppo. Un’ultima cosa ci preme ricordare, quella che consideriamo l’elemento fondamentale che ci caratterizza: lo spirito di amicizia e di sincera collaborazione che anima tutti i soci di ARCHEOCLUB D’ITALIA aps, consapevoli che il contributo di ogni singola Sede, e di ognuno di noi all’interno delle Sedi, concorre ad accrescere l’insostituibile patrimonio di cultura e di civiltà che abbiamo ereditato dai secoli passati e che è ancora oggi la fonte primaria della nostra identità nazionale”.