Sostanzialmente negli ultimi anni, sono stati compiuti alcuni buoni passi in avanti in tal senso. Ne restano però tanti da compiere, possibilmente alla svelta.
Per avere una città definibile come “Cagliari città turistica”, serviranno degli interventi importanti.
Il traffico aereo e crocieristico è cresciuto in maniera interessante. Mancano però ancora alcune “attrazioni” all’interno del capoluogo della Sardegna.
Ad esempio, non è presente in acquario. Barcellona, Genova ed altre città di mare lo hanno. Cagliari è città di mare, ma non ha mai avuto una struttura di questo genere.
Sarebbe interessante averlo al porto, o nella zona di Su Siccu. La funicolare, con un panorama bello come quello cittadino, sarebbe una risorsa importante da sfruttare.
A Cagliari non è mai esistita, e non c’è mai stato un progetto propedeutico in tal senso. Molti cittadini ne hanno parlato, magari pensando anche come e dove posizionarlo.
Un palazzo per pattinare sul ghiaccio, strutture ricettive nei pressi del poetto.
Un numero di manifestazioni maggiore, soprattutto con lo scenario del mare come protagonista.
Una città di mare, ha l’obbligo di sfruttare un bene naturalistico cosi bello e ricco di risorse.
In città purtroppo non sono mai stati presi in considerazione, in maniera profonda.
La nostra città ha grandissime potenzialità, mai prese realmente sul serio.
Per mettere in campo un cambio di rotta, la politica dovrebbe servirsi di professionisti del “turismo marino”.
Solo in questo modo, incentivando anche le manifestazioni culturali, si potrà cercare di uscire dal guscio del provincialismo.
È infatti fondamentale ascoltare i suggerimenti di chi, magari, ha sviluppato progetti vincenti in realtà simili.
Cagliari potrebbe crescere. Ha l’obbligo di farlo, sviluppando ciò che il territorio offre. Una scommessa difficile, ma che si può vincere solo con la collaborazione tra politica, cittadini ed esperti del settore.