L’assegno di incollocabilità è una misura economica di sostegno a persone invalide che, a causa di un infortunio o per malattia professionale, non possono essere assunte regolarmente.
La misura è disponibile per i lavoratori dipendenti con rendita INAIL, ovvero l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro.
La somma erogata a favore degli idonei è stata fissata per il 2021 dal Ministero del Lavoro a 263,27 euro, immutata dallo scorso anno. Per ottenerla è necessario rivolgersi alla sede INAIL più vicina.L’INAIL è l’ente pubblico che tutela i lavoratori in una situazione di infortunio o malattia contratta sul posto di lavoro. Lo fa tramite la gestione dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Gli obiettivi dell’Inail sono:
- ridurre il fenomeno infortunistico
- assicurare i lavoratori che svolgono attività a rischio
- garantire il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro
- realizzare attività di ricerca e sviluppare metodologie di controllo e di verifica in materia di prevenzione e sicurezza.
Allo scopo di contribuire a ridurre il fenomeno infortunistico, l’Inail realizza inoltre iniziative di:
- monitoraggio continuo dell’andamento dell’occupazione e degli infortuni
- indirizzo, formazione e consulenza in materia di prevenzione alle piccole e medie imprese e agli organi di controllo
- finanziamento alle imprese che investono in sicurezza
- ricerca finalizzata alla prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Requisiti per l’assegno di incollocabilità INAIL
I parametri da soddisfare per l’assegno sono i seguenti:
- Avere un’età inferiore a 65 anni;
- Avere un grado di inabilità al lavoro almeno del 34%, nel caso di infortunio o malattia sul lavoro denunciata precedentemente al 2007;
- Avere un grado di inabilità al lavoro, con menomazione dell’integrità psicofisica, almeno del 20% per malattia sul lavoro o infortunio successivi al 2007.
L’assegno di incollocabilità viene erogato ogni mese insieme alla rendita diretta per inabilità, e gli importi cambiano di anno in anno. L’importo è erogato tramite conto corrente bancario o postale, oppure su carte prepagate idonee.
Per chi riceve una rendita all’estero è possibile che l’importo venga corrisposto anche tramite istituti convenzionati con l’ente previdenziale INPS. Risulta anche possibile per piccole cifre ricevere le mensilità in contanti.
Come attivare la procedura per segnalare l’infortunio
I lavoratori coinvolti nell’infortunio devono comunicarlo subito al datore di lavoro e al medico curante o al medico aziendale. Quest’ultimo provvederà alla quantificazione del periodo di inabilità al lavoro, cioè quello in cui si potrà usufruire dell’assegno.
Ricevuto il documento del medico, il datore di lavoro deve necessariamente comunicarlo all’INAIL, come spiega il sito ufficiale:
“Il datore di lavoro ha l’obbligo di inoltrare la denuncia/comunicazione di infortunio entro due giorni dalla ricezione dei riferimenti del certificato medico (numero identificativo del certificato, data di rilascio e periodo di prognosi) già trasmesso per via telematica all’istituto direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria competente al rilascio.”
In caso di mancata comunicazione tempestiva- entro massimo 5 giorni dalla ricezione- il datore di lavoro rischia sanzioni che possono variare da qualche centinaio di euro fino a più di 7.000 euro.
È bene ricordare che non tutte le malattie possono essere definite come professionali, perché esistono specifiche indicazioni su quali malattie vi rientrano, come spiega l’INAIL:
“La malattia professionale è una patologia la cui causa agisce lentamente e progressivamente sull’organismo (causa diluita e non causa violenta e concentrata nel tempo). La stessa causa deve essere diretta ed efficiente, cioè in grado di produrre l’infermità in modo esclusivo o prevalente: il testo unico, infatti, parla di malattie contratte nell’esercizio e a causa delle lavorazioni rischiose.”
Gloria Cadeddu