Continuità territoriale aerea, FIT CISL “No a modello senza oneri di servizio pubblico”
Difficili accordi relativi alla continuità territoriale, per Fit Cisl l’affidamento della continuità territoriale a Low-Cost seguirebbe solo il principio di aumentare il fatturato delle compagnie aeree.
Cagliari, 17 febbraio 2023 – “Sul nuovo, possibile, modello di continuità, oramai è sempre più palese il fatto che si voglia totalmente snaturalizzare il concetto di continuità territoriale da e per la Sardegna. Ciò avviene per il solo business di alcune compagnie aeree”. È la posizione della Fit Cisl. Il segretario generale aggiunto, Michele Palenzona, e dal coordinatore del Trasporto aereo, Gianluca Langiu hanno fatto alcune dichiarazioni al riguardo.“Valutare la possibilità di affidare un servizio essenziale per la Regione a compagnie che, come condizione, pongono la cancellazione degli oneri di servizio, per quel che ci riguarda è pura follia. Significherebbe non avere più certezza nei collegamenti. Soprattutto nel periodo di bassa stagione. Il modello Low-Cost – proseguono Palenzona e Langiu – è totalmente lontano dal principio per cui da oltre 20 anni si collega la Sardegna con gli Hub più importanti (Roma -Fiumicino, Milano-Linate) della Penisola. Il traffico generato dalle Low-Cost è frutto di finanziamenti messi a disposizione dalle società di gestione per acquistare passeggeri”.
Per Palenzona e Langiu questo sistema mette in difficoltà gli aeroporti. Ciò accade soprattutto per i risultati economici. Un esempio su tutti è l’aeroporto di Alghero, per il quale pochi giorni fa si è sottoscritto un accordo di Contratto di Solidarietà. Nonostante il dato riguardante il traffico passeggeri sia in costante crescita, in tale aeroporto la società di gestione difficilmente tiene i conti economici in sicurezza.
Necessità di nuovi criteri per una giusta continuità
Secondo i due rappresentanti della Fit Cisl “L’affidamento della Continuità territoriale a Low-Cost non seguirebbe più il principio per cui viene garantita la mobilità per tutti. Seguirebbe solo il principio di aumentare il fatturato delle compagnie aeree. Riteniamo che, per superare le difficoltà che in questi ultimi anni sta vivendo la CT, sia sempre più necessario mettere all’interno dello stesso sistema il tema dei trasporti con quello turistico. Serve una gestione coordinata di tutti gli elementi che compongono una destinazione. Bisogna utilizzare un approccio strategico per collegare entità molto diverse tra loro ma con l’unico scopo di migliorarne la gestione. Continuare a lavorare a compartimenti stagni – affermano in conclusione Palenzona e Langiu – genera quello che la Sardegna in questi anni sta vivendo: flussi importanti nel periodo estivo e isolamento nel periodo invernale”.
Per i rappresentanti si deve considerare che la continuità territoriale aerea deve rispettare criteri di un prezzo costante (anche prenotando il giorno prima). Allo stesso tempo deve garantire frequenze e orari congrui. Necessari anche servizi essenziali quali possibilità di trasporto di barellati, minori non accompagnati, animali, apparecchiature mediche ecc.; tutti servizi che, ad oggi, le compagnie Low Cost non garantiscono.