Crollo, inoltre, delle vendite dei concimi del 40%.
Settore ovi caprino: nonostante il prezzo del latte possa arrivare a 1,70 euro a litro, l’allevatore sardo resta diffidente e taglia nettamente i costi.
Crisi dell’agricoltura sarda: le dichiarazioni di Tore Piana CSA/UNSIC
La situazione dell’agricoltura Sarda non è, dunque, delle migliori rispetto alle altre regioni Italiane.
L’aumento dei costi delle materie prime ha portato, infatti, a tagliare i costi registrando una riduzione dell’uso dei concimi del 40% a fronte di una tenuta dei quantitativi di sementi utilizzati.
“Questo significa,-
afferma Tore Piana , presidente del Centro Studi Agricoli e responsabile del settore agricoltura Sardegna dell’Organizzazione di Categoria UNSIC,-
che l’agricoltore Sardo sta seminando utilizzando meno della metà dei concimi, un fatto gravissimo che si tramuterà in minori produzioni”.
Nel mondo delle campagne c’è sconforto e diffidenza e ad aggravare la situazione le nuove malattie che colpiscono il bestiame, dalla blu tongue all’ultima che colpisce i Cervi e i bovini.
Il futuro dell’imprenditore agricolo non trova conforto nelle politiche agricole della Regione che sono, dunque, pressoché assenti, lasciate esclusivamente al destino della nuova PAC.
In Sardegna serve urgentemente una nuova Legge Regionale di indirizzo e incentivazione dell’agricoltura e dell’allevamento
“Ecco, –
conclude Tore Piana-
oggi in Sardegna serve urgentemente una nuova Legge Regionale di indirizzo e incentivazione dell’agricoltura e dell’allevamento in Sardegna, praticamente un nuovo piano di rinascita agricolo regionale, che dia certezze a chi coltiva la terra e ai giovani che vogliono investire e lavorare le terre agricole, solo cosi ci sarà futuro per l’agricoltura e allevamento in Sardegna”.
Cagliari li, 12 Novembre 2022
Tore Piana
CSA/UNSIC