Si è tenuta stamane a Fiorano la presentazione della SF-23, la monoposto che la Ferrari metterà al servizio del talento di Leclerc e Sainz per la conquista del Mondiale 2023. Al termine della cerimonia i piloti hanno potuto subito testare la nuova vettura percorrendo qualche tornata sulla pista di casa
La Ferrari ha scelto il 14 febbraio – il giorno di San Valentino – per presentare la SF-23, la vettura che prenderà parte alla 73ma edizione del campionato del mondo di Formula 1. Quale miglior data, se non quella dedicata alla “Festa degli innamorati”, per scaldare il cuore dei milioni di appassionati del Cavallino Rampante e per rinnovare con loro il patto d’amore?La Ferrari e il rosso, un connubio sancito negli anni. La Rossa targata 2023 viene svelata proprio nel giorno in cui questo colore sale agli onori della cronaca in quanto richiamo all’amore e alla passione, al desiderio romantico e al contempo ardente. Sentimenti che hanno permeato cuore e mente di ciascuno dei 500 tifosi che stamane, su una tribuna allestita per l’occasione, ha potuto assistere alla cerimonia svoltasi a Fiorano.
Le indiscrezioni sulla Ferrari SF-23
Da circa una settimana si era a conoscenza del nome della monoposto. Si attendeva solo di vederne e apprezzarne dettagli aerodinamici e silhouette, in attesa di poterne iniziare a scoprire le potenzialità nei test in programma a Sakhir dal 23 al 25 febbraio.
“Più leggera, più affidabile, aerodinamicamente più efficiente e con più potenza nel motore“: sembra il ritratto della macchina perfetta. A pennellarlo, sulle pagine della rivista tedesca Auto motor und sport, è stato Tobias Grüner nell’articolo Rote Göttin heißt SF-23 “La Dea Rossa si chiama SF-23”. Questa è sicuramente una delle più autorevoli indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni riguardo la nuova Rossa di Maranello.
Sarà però la pista il giudice inflessibile che sentenzierà in modo inappellabile le reali qualità della monoposto. Onde evitare facili entusiasmi, ricorrenti negli ultimi anni tanto quanto le successive delusioni incassate al momento dello spegnimento dei semafori, ci soffermeremo su ciò che sappiamo con certezza.
In primis è necessario ricordare che il progetto per la realizzazione della SF-23 è stato alacremente curato da Binotto, coadiuvato da David Sanchez (capo degli aerodinamici) ed Enrico Cardile (responsabile dell’Area Telaio).
Fu proprio l’ormai ex Team Principal a indicare al termine del 2022 le direttrici del progetto della nuova vettura (“macchina più veloce e affidabile“), nonché il modus pensandi e operandi (“Non copieremo nessuno. Rimarremo fedeli al nostro concetto”). Alla SF-23 non si addice quindi l’espressione “rivoluzione”; più corretto parlare di “evoluzione” della vettura della passata stagione come si evince dai primi dettagli carpiti.
I primi dettagli carpiti
La Rossa ha deciso di focalizzare le proprie attenzioni e il proprio budget sull’ala anteriore e i suoi endplate (fondamentali per produrre carico aerodinamico e per indirizzare il flusso lungo tutta la monoposto). Se telaio e design erano da tempo stati definiti, si è invece lavorato fino all’ultimo secondo per perfezionare l’aerodinamica (pance, air box e cofano motore).
In quel di Maranello si è deciso di puntare anche quest’anno sulle pance larghe e scavate piuttosto che sulle fiancate spioventi in stile Red Bull. Le bocche risultano rialzate di qualche millimetro: la ratio è aumentare il flusso da portare sul fondo per aumentare il carico. Il giornalista e commentatore televisivo Giorgio Piola ha inoltre sottolineato a caldo che: “La svasatura sotto la pancia è estrema e va nella direzione Red Bull, così come il vassoio che prolunga il labbro inferiore”.
Nella parte superiore delle pance si segnalano le branchie finalizzate all’evacuazione dell’aria calda, segno distintivo anche della vettura del 2022. Sulla SF-23 le feritoie sono però meno profonde.
L’airbox è piccolo e di forma triangolare. Ai lati dell’hood scoop vi sono le due derive verticali a forma di corna.
Il cofano motore è slanciato e piccolo. La decisione di non verniciare la pinna ha dichiarato Piola che è “una scelta ben visibile in altre parti della monoposto nella logica del risparmio di peso. Anche la fiancata ha una vasta superficie non rossa”.
Per ciò che concerne il muso, rileviamo che il naso si appoggia al secondo flap e rispetto all’anno scorso risulta più corto.
Cruciale per le fortune (o ennesime recriminazioni) del Cavallino Rampante sarà il fondo, la zona meno visibile. A tal senso alcune modifiche aerodinamiche sono state rese necessarie dai nuovi regolamenti entrati in vigore nel 2023: i bordi laterali nella porzione davanti alle ruote sono rialzati di 15 mm. La loro deflessione massima è ora di 8 mm verso il basso e verso l’alto.
Demo event e filming day
Al termine della presentazione si è svolta sulla pista di Fiorano una demo event: un’inaugurazione di rito – di 15 km – consentita dal regolamento su un tracciato non omologato. La Ferrari SF-23 ha percorso complessivamente cinque tornate (due con Leclerc e tre con Sainz); chilometri che ne hanno decretato il debutto ufficiale in pista.
Domani appuntamento invece all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. I piloti avranno a disposizione un’intera giornata per prendere confidenza con la nuova vettura in occasione del filming day (riprese commerciali). I due piloti – alternandosi – potranno percorrere 100 km.
Le prime impressioni degli alfieri Ferrari
Il commento di Charles Leclerc
Il monegasco è stato il primo a prendere confidenza con la nuova vettura. Al termine dei due giri di pista, nel commento a caldo, ha descritto le sensazioni provate senza sbottonarsi eccessivamente: “Una bella sensazione provare questa macchina. Con due giri è ovviamente difficile scendere nei dettagli della vettura. Sembra scorrere bene e velocemente sul tracciato”.
Non è mancato inoltre un ringraziamento ai fan: “È fantastico avere questo spalto pieno di tifosi. Ringrazio i tifosi presenti ma anche tutti quelli che ci seguono dall’Italia e dal resto del mondo. Loro ci sostengono nei momenti positivi ma anche in quelli meno buoni. I tifosi sono una parte speciale della mia esperienza in Ferrari“.
Il commento di Carlos Sainz
Radioso il suo compagno di squadra Carlos Sainz. Il classe ’94 ha tessuto le lodi della SF-23 sul piano estetico: “La macchina è bellissima“. Non ha però parimenti lesinato, al pari di Leclerc, la necessaria cautela del caso (unita a una comprensibile impazienza di sedersi sull’abitacolo): “Sarà impegnativa da guidare ma ci faremo trovare pronti. Provandola cercheremo di capire gli aspetti più tecnici come la trazione delle gomme e il carico laterale e longitudinale. Testare la macchina sarà un lavoro impegnativo ma anche divertente“.
Le dichiarazioni del neo Team Principal e General Manager Frédéric Vasseur
La presentazione di oggi entrerà negli annali anche per un’altra ragione: ha segnato l’inizio dell’era Vasseur. L’ex Alfa Romeo ha sottolineato la propria emozione per questa cerimonia (coincisa con la prima uscita pubblica con la Rossa) e non si è tirato indietro rispetto alla necessità di rispettare le altissime aspettative dell’ambiente: “Prima presentazione per me qui. Si sente l’emozione e la pressione. Dovremo mantenere le promesse. É una grande sfida quella che ci aspetta. Ai tifosi dico che è emozionante.
C’è motivazione e questo sarà cruciale in termini di prestazioni. Voglio concentrarmi sul futuro e sui risultati che necessariamente dovranno arrivare. Non mi interessa se vincerà per prima Leclerc oppure Sainz: conta solo la Ferrari e portarla davanti a tutti“.
La scelta del nome
SF-23: le iniziali di “Scuderia Ferrari” e l’anno agonistico in cui scenderà in pista la monoposto. Questo il significato delle lettere e dei numeri che – unite – costituiscono l’appellativo della vettura che disputerà le 23 gare in calendario questa stagione.
Il Cavallino Rampante ha fatto ricorso a una denominazione divenuta distintiva delle proprie vetture nell’era ibrida. Dal 2015 a oggi è infatti l’ottava volta su nove occasioni che la Scuderia opta per la sigla “SF” (unica eccezione lo scorso anno quando si scelse “F1-75”, in riferimento e omaggio al 75° anniversario della 125 S, la prima vettura costruita dalla casa automobilistica italiana); per la quarta volta essa è seguita dall’anno agonistico (accadde anche nel 2015, nel 2016 e nel 2021).
Articolo a cura di Paolo A.G. Pinna
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