L’aumento registrato è stato di oltre il 52% rispetto al gennaio 2022, del 63% rispetto allo stesso mese del 2020 (ultimo dato pre-pandemia). Si tratta di numeri importanti che confermano l’attenzione dei visitatori per la storia antica e le proposte del Parco archeologico naturale del Sinis.
Il rinnovo dell’allestimento, l’auspicata apertura della nuova ala del Museo, il ritorno delle statue di Mont’e Prama da Cagliari e i lavori di messa in sicurezza e accessibilità programmati a Tharros e nell’ipogeo di San Salvatore, fanno presagire un 2023 ricco di soddisfazioni.
Intanto, con l’approvazione della legge finanziaria regionale, salgono a 23 i milioni di euro reperiti dalla Fondazione Mont’e Prama.
Tale cifra sarà così destinata:
- 10,5 milioni di euro per lavori pubblici e infrastrutture del museo e dei siti archeologici;
- 2 milioni per nuovi scavi e campagne di restauro;
- 10 milioni per attività legate alla promozione e alla comunicazione.
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