Giornata mondiale contro il cancro. Meta Parma: la sperimentazione animale rallenta la ricerca.
Il 4 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro il cancro. Gli animalisti chiedono la liberazione dei macachi di Parma e la fine degli esperimenti sugli animali.
Sperimentazione animale: il dibattito
Quando si parla di sperimentazione animale purtroppo si tende sempre a parlare di un conflitto tra animalisti e ricerca, ma non è così. Non solo gli animalisti non sono affatto contro la ricerca, ma altresì è buona parte della scienza stessa a essere contraria alla sperimentazione sugli animali. Il vero conflitto esistente è quello tra una ricerca non-scientifica e una ricerca più aggiornata.
La prima è basata su di un presupposto errato, che vede nelle prove su di una specie indicazioni utili per un’altra specie. Fare del male agli altri, in questo caso agli animali, non può salvare nessuno. Inoltre, arriva un messaggio sbagliatissimo, cioè che il fine giustifica sempre i mezzi. Non è così e non è questo il messaggio di cui ha bisogno la nostra società.
La richiesta dell’associazione: motivi e antefatti
L’associazione chiede la liberazione di Alan e Larry, i macachi di Parma rinchiusi negli stabulari dell’ateneo parmense dal 2019 per l’esperimento Light-up. Era un progetto che utilizza i macachi per studiare una rara forma di cecità derivante da traumi. Questa stessa cecità verrà indotta nei macachi, tramite operazione chirurgica.
“Alan e Larry hanno subìto le prime operazioni chirurgiche invasive per l’inserimento degli impianti nel cranio, stanno subendo addestramenti e anni di reclusione. A breve verranno operati di nuovo per l’operazione chirurgica al cervello, e dopo cinque anni di esperimenti e operazioni, verranno anche uccisi. Come si può fare questo agli animali? Questa è crudeltà. Uccidere i macachi non ridarà la vista a nessuno, anzi renderà l’umanità soltanto più cieca. La vera cecità non è quella degli occhi, è quella del cuore. Proviamo a immaginare cosa significa causare un trauma cranico agli animali, con l’intento di studiare i traumi cranici degli umani: significa che gli animali vengono colpiti in testa. Quello che subiscono gli animali nei laboratori di sperimentazione è agghiacciante, a volte vengono colpiti con oggetti contundenti e feriti, oppure ustionati, per riprodurre sugli animali i vari traumi che gli sperimentatori vorrebbero poi curare, con varie prove.”