I vitigni autoctoni rappresentano il patrimonio della Sardegna
I vitigni autoctoni rappresentano il patrimonio genetico enologico della Sardegna. Andrea Pala: i vitigni autoctoni italiano ci rendono unici a livello mondiale.
Riscoprire i vitigni autoctoni per riscoprire la storia, le tradizioni e anche la grande biodiversità vitivinicola italiana.Siamo il paese con il maggior numero di vitigni autoctoni al mondo, circa 600 specie contro le circa 200 della Francia.
L’Italia, poi, è di gran lunga il Paese con la maggiore diversità vinicola.
Non lo dice solo il numero, superiore ad ogni altro Paese, di vini Dop e Igp ma anche il fatto che il 75% della sua superficie vitata è composto dagli 80 vitigni più coltivati.
Una enormità, rispetto ai poco meno di 40 del Portogallo e ai poco più di 30 della Romania.
Insomma, nessuno come noi.
Andrea Pala è l’unico enologo sardo che segue direttamente il processo di produzione di vini realizzati da vitigni autoctoni di diverse regione.
Sardegna, Marche, Campania, Calabria e Lazio.
“Preservare, riscoprire e valorizzare i vitigni autoctoni di una regione significa preservare la storia e l’identità di un territorio e anche delle comunità che ci vivono”.
La Sardegna, da questo punto di vista, è uno scrigno ricco di gioielli enologici capaci di regalare vini emozionanti.
Cagnulari, Caricagiola, Muristellu, Moscato Bianco e Arvisonadu.
Questi sono questi i vitigni autoctoni sardi dai quali Andrea Pala cerca di trarre nel suo lavoro di consulente in cantina il massimo risultato, con vini che raccontano secoli di storia.
Tra questi, un posto speciale merita l’Arvisionadu, un rarissimo vitigno autoctoni la cui diffusione è limitata in un fazzoletto di terra di circa 20/25 ettari.
Preservare questo vitigno a bacca bianca significa mantenersi fedeli a un codice genetico enologico della Sardegna, esattamente come si fa per i centenari della nostra isola.
Le prime citazioni del vitigno risalgono già al 1780 ma la sua origine si perde nei millenni.
Anche per questo Pala ha deciso di puntare il più possibile su un processo di produzione che fosse il più naturale possibile.
Oggi l’Arvisionadu è uno dei vini sardi più ricercati a livello nazionale e internazionali, con gli esperti del settore che negli ultimi anni ne hanno decretato l’eccellenza.
Sono soltanto alcuni dei vitigni italiani ai quali Pala riconosce la patente di patrimonio enologico che non ha confronti con nessun altro paese al mondo.