Il Gruppo Civico Interazione ha celebrato la settimana dell’Armonia Interreligiosa
Le innumerevoli attività interreligiose, che il gruppo civico Interazione porta avanti da anni, hanno visto un incontro alla Chiesa di Scientology della Sardegna nella serata di martedì 7 febbraio. Poteva essere compreso fin dal titolo dell’incontro il tenore di questa riunione. “Un Solo Dio per tutto il Creato” è stato l’argomento sul quale si è dibattuto per stabilire attività che abbiano luogo nei prossimi mesi e vedano il coinvolgimento del maggior numero possibile di confessioni religiose.In primis erano presenti i fondatori del gruppo Interazione, Don Ettore Cannavera, Yudhisthira Dasa, Mohamad Doreid e Ignazio Deriu. Rispettivamente di fede Cristiana, Hare Krishna, Islamica e Scientology. In aggiunta Suor Assunta Corona e Piano Siddi, Direttore Ufficio Ecumenico e Dialogo Interreligioso della Diocesi di Cagliari. I quali hanno elevato lo spessore del dibattito, tanto sul piano culturale, quanto su quelli umano e teologico. Si è dibattuto sulla diffidenza che talvolta hanno le persone nell’accettare la sola idea che qualcuno possa professare una fede differente dalla propria. Nel dibattito è stato molto facile comprendersi. Ma sono emerse delle criticità che il gruppo Interazione si è proposto di affrontare, a prescindere da quanto tempo possa sembrare volerci, per creare un clima di vera tolleranza.
Alcune parole di L. Ron Hubbard:
“Il punto più critico in cui una cultura può essere attaccata è probabilmente la sua esperienza religiosa. La religione è il primo senso di comunità. Sono emersi due punti chiave sui quali lavorare e che appaiono per certi versi in contraddittorio ma che di base convergono. Ovvero, paura e rafforzamento della fede. Dalle parole di Don Ettore Cannavera che ha individuato in incontri come questo “il vero senso di interreligiosità” consistente nella conoscenza e accettazione della diversità, a quelle di Suor Assunta che ha sottolineato come “non c’è sincretismo nell’accettare la fede altrui, Dio sa dell’esistenza di più fedi e se le accetta Lui, diveniamo più forti nella nostra fede se accettiamo l’esistenza di altre vie che ci conducono a Lui”.
Ancora Yudhstira Dasa che ha sottolineato quanto “l’uomo purtroppo è troppo spesso spinto dalla paura e non accetta il diverso perché la paura stessa lo guida” e Mohamad Doreid a supportare lo spirito de “dobbiamo semplicemente essere più umani” si è giunti alla conclusione di Pino Siddi “la forza nella nostra personale fede deve sempre crescere e allora non avrò paura della fede altrui, solo così potrò arricchirmi culturalmente nel conoscere esperienze di altri”.
Con questi temi ben impressi nella mente, il gruppo ha concluso la serata con l’accordo di proseguire il cammino di incitare ognuno a rafforzare la propria fede. Diffondendo, inoltre, una cultura di curiosità delle diversità per raggiungere un vero clima di tolleranza.
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