“Il Signor Dopodomani” in scena venerdì 17 al teatro Adriano a Cagliari
Il Crogiuolo e Art’in propongono lo spettacolo del Teatro dei 3mestieri di Messina. Sul palco Stefano Cutrupi diretto da Roberto Bonaventura
Va in scena venerdì 17 febbraio alle ore 21 al teatro Adriano di via Sassari 16, a Cagliari, Il Signor Dopodomani – L’indicibile sproloquio di un condannato a vivere scritto da Domenico Loddo, messo in scena da Roberto Bonaventura, affidato all’intensa interpretazione di Stefano Cutrupi. Prodotto dal Teatro dei 3mestieri di Messina lo spettacolo, già selezionato al Roma Fringe Festival 2019, è proposto da Il Crogiuolo di Rita Atzeri assieme a Art’in di Romano Usai.Sul palco, in un monologo di grande impatto emotivo, denso di spunti e significati coinvolgenti, l’amore e la ferocia di un innamorato al ricordo della donna mai dimenticata, che si è portata via la sua felicità. Di Ada è rimasta soltanto un’audiocassetta, ultima testimonianza di ciò che è stato il loro meraviglioso amore. Ma adesso l’uomo in frac cerca vendetta. O piuttosto, cerca la salvezza dal suo immenso dolore.
Info e prenotazioni [email protected] o 3348821892.
“Il Signor Dopodomani”
“Il Signor Dopodomani – L’indicibile sproloquio di un condannato a vivere” è stato scritto dal fumettista calabrese Domenico Loddo con l’intelligente e scorrevole regia di Roberto Bonaventura. Si tratta di un monologo di circa 60’ interpretato dal coinvolgente e determinato attore reggino Stefano Cutrupi, nonché direttore artistico del Teatro dei 3 Mestieri.
Su una scena ben congegnata, desolatamente spoglia, con un tappeto, un registratore a bobine ed uno stereo portatile, si muove il bizzarro protagonista. Un agitato uomo in frack, a piedi nudi, spalle da rugbysta e volto sofferente, che racconta la sua amara, grottesca, storia. Nella pièce a scandire le vicissitudini di un uomo senza significato, senza presente e futuro, una track-list su musicassetta di 45 minuti. Questa racchiude tutto ciò che è rimasto della sua compagna Ada che l’ha lasciato. E tra le note di Battiato, Fossati ed altri intriganti autori, si racconta e si consuma la via crucis sentimentale di questo giovane vittima di un amore durato solo tre anni e mai più dimenticato.
Dalle sue parole si passa alla voce registrata della donna che lo ha abbandonato. Una donna che lo ha lasciato con le sue attese, con i suoi ricordi, con il suo personale inferno di parole e di sensazioni. Ada si è portata via la sua felicità. Ma prima di scomparire per sempre, gli ha lasciato solo una audiocassetta di 45 minuti, con dentro canzoni, voci e rumori dei loro anni insieme.
Il giovane, preso dalla sua rabbia, dal suo dolore, tra le note di Mina e di Rino Gaetano, torna indietro con la mente e cerca di comprendere perché la sua donna, Ada, è andata via. Per questo grida, in modo delirante e schizofrenico, il suo malessere, il suo disagio esistenziale.
Un uomo senza domani, ma con un dopodomani. E che nel finale vinto dalla vendetta e dall’insopportabile dolore, veste i panni di un giustiziere con un terribile ed inquietante coltello in mano e tanto vicino al cuore.
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