La fondazione Mont’e Prama presente alla borsa internazionale del turismo 2023
La fondazione Mont’e Prama presente alla borsa internazionale del turismo 2023 – Torna l’appuntamento con la Borsa Internazionale del Turismo a Milano.
La Fondazione Mont’e Prama non poteva mancare alla tre giorni dell’evento più atteso per la promozione del prodotto turistico italiano nel mondo. La fondazione Mont’e Prama.Nello stand della Regione Sardegna ancora una volta si parlerà dei Giganti di pietra e della storia millenaria del Sinis.
Archeologia, identità, enogastronomia faranno da colonna sonora al racconto degli espositori.
Questo, per offrire al pubblico della BIT un succulento pacchetto turistico esperienziale che possa essere inserito tra le destinazioni ideali del turismo internazionale.
“Partecipiamo con entusiasmo alla Borsa internazionale, cogliendo l’opportunità di continuare a far conoscere al mondo le bellezze del Sinis.
Per incentivare l’interesse e alimentare la rete di scambio è importante presentarsi in maniera attraente e favorire le relazioni.
La ricchezza del sistema dal quale proveniamo è una base di pregio che sosteniamo e valorizziamo con vivo orgoglio”.
Afferma il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni alla vigilia della partenza per il capoluogo lombardo.
La tre giorni sarà l’occasione per la presentazione delle prossime attività della Fondazione.
Al Padiglione 3 della fiera, martedì 14 alle ore 11.00, il presidente Muroni aprirà la conferenza sui Giganti di Mont’e Prama.
Annuncerà lo storico accordo di collaborazione con il Metropolitan Museum di New York.
Ove, nel mese di maggio, verrà inaugurata la mostra nella quale verranno esposti i tesori del Sinis.
Quindi, saranno presentati al pubblico anche i Festival che animeranno l’estate a Cabras, con la seconda edizione del Festival dell’Archeologia e quello Letterario.
La novità dell’anno è l’evento dedicato alla cinematografia.
Sarà quindi la volta dei veri protagonisti della conferenza.
Arcieri, guerrieri e pugilatori saranno presentati alla BIT attraverso la narrazione curata dall’archeologo Giorgio Murru.