Le amministrative saranno l’ennesima occasione per il popolo sardo, per provare ad indirizzare la regione verso uno sviluppo, che finora non è stato realizzato.
Ancora non si conoscono quelli che saranno i candidati per la corsa a Governatore.
Gli schieramenti fanno melina, o forse non hanno trovato ancora delle figure forti, in grado di poter vincere.
Intanto una questione è evidente. Tutti i cittadini isolani hanno infatti imparato una cosa dalle ultime giunte insediatesi in via Roma.
La classe politica, e ancor più quella dirigente, non ha dimostrato grande preparazione.
La Sardegna si trova sempre in un limbo dal quale uscire sta divenendo sempre più difficile.
Un immobilismo dato anche dall’evidente incapacità di venirne fuori in maniera adeguata.
Per elevare la qualità delle classe politica e dirigenziale che verrà, sarebbe opportuno formare in maniera adeguata, chi un giorno dovrà amministrare il bene comune.
Trovarsi dal nulla, catapultati all’interno di un’aula cosi importante, non può portare giovamento ai cittadini.
E’ invece assolutamente indispensabile, ripartire con forza.
Circondarsi anche di tecnici dei vari settori, che sappiano indirizzare e sviluppare discorsi di crescita.
Giovani preparati che possano mettere il loro entusiasmo e le loro conoscenze, al servizio di uomini esperti e politicamente formati.
Senza questo giusto mix, la regione rischia di continuare a precipitare in un baratro, che dura ormai da almeno 20 anni.