Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani, in occasione della XXIII Giornata internazionale contro il cancro (World Cancer Day) che si celebra il 4 febbraio, invita i docenti di ogni ordine e grado ad avviare percorsi didattici scolastici informativi e di prevenzione sulle patologie oncologiche più comuni tra i giovani aderendo a #LaScuolaControilCancro. Di seguito il comunicato a firma del presidente prof. Romano Pesavento
“In Italia, secondo l’indagine studio I numeri del cancro 2022, sono stati stimati, nel solo 2022, 391.000 nuove diagnosi di tumore (circa 205.000 fra gli uomini e circa 186.000 fra le donne).I tumori più frequenti sono quelli della mammella (14,3 per cento) e del colon retto (12,3 per cento). Seguono quello del polmone (11,2 per cento), della prostata (10,4 per cento solo nel sesso maschile) e della vescica (7,5 per cento).
Promuovere uno stile di vita appropriato alla tutela della propria salute è necessario; non bastano solo le tradizionali campagne contro il fumo o l’alcol. Sarebbe inoltre anche opportuno ragionare con gli studenti, fin dalla scuola primaria, sull’importanza della cura della propria persona/salute e dei nostri cari.
Alimentazione, attività fisica, screening per la prevenzione e diagnosi precoce di patologie oncologiche devono diventare routine. Il dialogo, la discussione con esperti nell’ambito sanitario e l’attitudine al confronto continuo su tali tematiche renderà sicuramente i giovanissimi più consapevoli dei rischi connessi ad abitudini sbagliate. Parimenti li renderà ambasciatori di salute presso le proprie famiglie”.
#LaScuolaControilCancro
“Il CNDDU propone la settimana della prevenzione dal titolo #LaScuolaControilCancro come momento di potenziamento dell’offerta didattica da concordare con gli organi collegiali di ogni scuola italiana in cui si effettuino laboratori di approfondimento con figure di riferimento qualificate.
Alcune patologie tumorali, come quella del polmone (tumori non a piccole cellule (adenocarcinoma e carcinoma spinocellulare/squamocellulare), si ridurrebbero drasticamente, se si smettesse di fumare o se si evitasse di iniziare soprattutto in tenera età.
Dagli studi di settore sappiamo che più del 70% dei fumatori dichiara di avere iniziato a fumare proprio tra i 15 e i 20 anni, per lo più influenzato da amici/compagni di scuola. Proprio i baby-fumatori o svapatori costituiscono una categoria molto a rischio circa eventuali neoplasie polmonari; è stato dimostrato che esiste una correlazione tra precoce approccio al fumo e gravi problemi di salute.
Ancora tanto può essere fatto nelle scuole per sensibilizzare circa il proprio benessere fisico. #LaScuolaControilCancro può essere un ausilio. Invitiamo ogni docente a segnalare all’indirizzo email [email protected] le iniziative realizzate in tema“.
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