“Mattia e il nonno” di Roberto Piumini – con Ippolito Chiarello – venerdì 24 febbraio h 18.30 al Teatro Comunale “Akinu Congia” di Sanluri
La scrittura poetica e immaginifica di Roberto Piumini, uno dei più apprezzati autori di libri per l’infanzia, rivive sulla scena in “Mattia e il nonno”:incantevole e emozionante spettacolo interpretato da Ippolito Chiarello, tratto dall’omonimo romanzo (pubblicato da Einaudi Ragazzi):
con adattamento e regia di Tonio De Nitto
musiche originali di Paolo Coletta,
costume di Lapi Lou e disegno luci di Davide Arsenio (tecnico Matteo Santese);
una coproduzione di Factory compagnia transadriatica e Fondazione Sipario Toscana in collaborazione con Nasca Teatri di Terra,
in cartellone DOMANI (venerdì 24 febbraio) alle 18.30 al Teatro Comunale “Akinu Congia” di Sanluri;
per la rassegna di Teatro Famiglia inserita nella Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa | Musica | Danza | Circo Contemporaneo:
organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna;
con il patrocinio e il sostegno del Comune di Sanluri, della Regione Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura
e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
“Mattia e il nonno” di Roberto Piumini a Sanluri
Un racconto fantastico ispirato a un tema delicato e complesso come la perdita di una persona cara:
che vede protagonista un bambino di sette anni, Mattia:
in “fuga” assieme al nonno dalla camera dove la famiglia si è riunita al capezzale del vecchio signore:
in una passeggiata onirica, tra i colori della campagna e le stradine di un piccolo paese, i due affrontano mille avventure, si divertono;
condividono pensieri e ricordi, sperimentano una strana e piacevole sensazione di libertà.
“Mattia e il nonno” è una favola moderna su un rito di passaggio fondamentale, un momento ineludibile della crescita;
ma anche sul rapporto privilegiato che spesso nasce tra nonni e nipoti,dove le responsabilità dell’educazione si stemperano con l’affetto profondo e con la meraviglia davanti a una nuova vita che sboccia:
nel succedersi delle generazioni, in armonia con il ciclo della natura.
La tenerezza istintiva e il senso di protezione verso i cuccioli della specie si arricchisce di nuove sfumature nel dialogo tra chi si trova rispettivamente all’inizio e alla fine dell’esistenza:
le due età estreme si incontrano, si rivelano sorprendenti e segrete “affinità” spirituali tra gli anziani che si riconoscono nell’innocenza e nella purezza dello sguardo dei bambini e i piccoli che imparano ad apprezzare la saggezza e l’esperienza, i suggerimenti e gli insegnamenti delle persone tanto più grandi di loro.
Nello spazio del gioco e nella dimensione della narrazione, nonni e nipoti condividono istanti preziosi, perfino una sorta di “complicità” al di fuori del mondo degli adulti, con i loro molteplici impegni e i ritmi incalzanti imposti dal lavoro e dalle professioni, che lasciano poco tempo da trascorrere in compagnia dei figli.
Lo spettacolo
“Mattia e il nonno” è un piccolo capolavoro letterario firmato da Roberto Piumini, un’opera che sa parlare al cuore, divertire e commuovere, con un linguaggio adatto ai giovanissimi lettori:
sul palco Ippolito Chiarello riscopre la chiave surreale e fantastica di un viaggio che nonno e nipote compiono insieme, quasi un sogno ad ogni aperti per sfuggire alla tristezza.
Il vecchio e il bambino «si preparano al distacco», si legge nelle note di presentazione, e insieme agli spettatori, grandi e piccini, reimparano:
«a guardare il mondo, a scoprire luoghi misteriosi agli occhi di un bambino, costellati di incontri magici e piccole avventure pescate tra i ricordi per scoprire, alla fine, che non basta desiderare per ottenere qualcosa;
ma bisogna provare e soprattutto non smettere mai di cercare».
Il punto di vista di un fanciullo
La pièce teatrale sceglie il punto di vista di un fanciullo, la sua sensibilità e anche la sua capacità di lasciarsi trasportare dall’immaginazione per una riflessione sulla separazione e sul vuoto dell’assenza:
«in questo delicato passaggio di consegne il nonno insegna a Mattia, giocando con lui, a capire le regole che governano l’animo umano e come si può fare a rimanere vivi nel cuore di chi si ama».
Una storia struggente ma anche piena di grande tenerezza:
“Mattia e il nonno” «ci insegna con gli occhi innocenti di un bambino e la saggezza di un nonno a vivere la perdita come trasformazione e a comprendere il ciclo della vita».
Un racconto dolcissimo, quasi un balsamo sulle ferite dell’anima,
«che noi adulti avremmo dovuto avere la fortuna di conoscere da piccoli per imparare a recepire la separazione come questo cammino tra nonno e nipote che somiglia a un viaggio che non fa più paura».
Prossimi appuntamenti
La Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa | Musica | Danza | Circo Contemporaneo organizzata dal CeDAC a Sanluri continua con affresco del Belpaese nel secondo dopoguerra – sabato 11 marzo alle 21 – con:
“La luna e i falò” di Cesare Pavese, nell’adattamento di Andrea Bosca, anche protagonista sulla scena, e Paolo Briguglia (sua la regia) – produzione BAM Teatro:
sulla falsariga del romanzo, un uomo tornato nei luoghi dell’infanzia e della giovinezza, tra le macerie di un conflitto mondiale e i ricordi del passato riscopre le sue radici, il senso d’identità e di appartenenza, la fratellanza universale.
Una serie di monologhi per affrontare il tema, purtroppo attuale, degli incidenti sul lavoro – sabato 1 aprile alle 21 – con:
“A chi esita” della Compagnia Rossolevante:
sotto i riflettori Silvia Cattoi, Cinzia Piras, Juri Piroddi e Antonio Sida danno voce alle vittime dirette e indirette di tragedie che si sarebbero potute e dovute evitare;
frutto di negligenza, mancati controlli, regolamenti non rispettati, per una riflessione sull’importanza delle norme di sicurezza che salvano la vita.
S’intitola “Lettres Sonores / Una corrispondenza tra musica e immagini” :
il progetto che sposa le partiture originali, scritte e eseguite al pianoforte da Irma Toudjian e gli scatti della fotografa Daniela Zedda – sabato 15 aprile alle 21:
un viaggio tra note e visioni, sulle tracce del libro omonimo di Valery Afanassiev, per perdersi e ritrovarsi nei labirinti della memoria, tra frammenti di ricordi e nitide istantanee, antiche emozioni e raffinate sinestesie.
Teatro Famiglia
La rassegna dedicata al Teatro Famiglia prosegue – mercoledì 22 marzo alle 18.30 – con:
“Tutti a casa mia / Racconto collettivo sui sentimenti della giovinezza” di e con Fabrizio Coniglio:
una pièce originale nata dalle lettere che l’attore e regista, volto noto del piccolo schermo grazie a “I Cesaroni”, “L’allieva” e “La Compagnia del Cigno”;
ha ricevuto durante il lockdown, dove ragazze e ragazzi parlano dei loro stati d’animo, di fragilità, mancanze e paure ma soprattutto rivelano la loro energia e voglia di vivere.
Infine – martedì 16 maggio alle 18.30 – “Naso d’Argento” dell’Accademia Perduta / Romagna Teatri con:
Consuelo Ghiretti/Elena Gaffuri e Francesca Grisenti e i pupazzi di Ilaria Comisso, parte dalla storia, narrata da Italo Calvino nella raccolta delle “Fiabe Italiane”:
incentrata su un abile e seducente mistificatore e sulla fanciulla che non si lasciò ingannare, per un’indagine a misura di bambine e bambini sulla cattiveria e i suoi “travestimenti” e sulle bugie.
Info e prezzi
SANLURI
biglietti spettacoli serali e pomeridiani
€ 15 intero – € 12 ridotto
biglietti bambini fino a 12 anni
€ 8
formula 2 adulti e 1 bambino fino ai 12 anni
€ 30
info e prenotazioni:
[email protected] – cell. 3407772995 – www.cedacsardegna.it