Di seguito la posizione espressa da Pino Giordano, Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, durante la tavola rotonda “Metapontino, Un’Opportunità per il futuro della Basilicata” tenutasi presso la sala consiliare del comune di Policoro e promossa dall’amministrazione comunale. Al centro del dibattito il ruolo del metapontino e un’ampia riflessione riguardo le nuove strategie territoriali, in prospettiva di un accordo con la regione Basilicata per la programmazione delle risorse comunitarie
«Se si vuole parlare di Metapontino e di futuro della regione c’è tanto da dire. Parole che vanno poi necessariamente tradotte in fatti. Tra le priorità per far decollare il territorio vi è la riduzione della tassazione sul costo del lavoro e sugli utili di impresa, la riduzione dell’onere di trasporto e l’incremento della produttività delle infrastrutture».Uno sguardo alla domanda turistica
«Non possiamo non focalizzarci sul turismo, vero e proprio traino della Basilicata. La regione calamita oggi una domanda turistica suddivisibile in due macro-aree: “turismo dei grandi numeri” e “turismi di nicchia“.
Al primo citato si ricollegano le tipologie di carattere tradizionale: turismo culturale, turismo religioso, turismo nel verde, turismo lacuale, turismo scolastico.
Nel secondo invece orbita una galassia di offerte – in dinamica evoluzione – che spazia dai turismi del benessere a quelli enogastronomici, dai turismi del camminare a quelli della natura, dallo slow tourism al diversificato mondo dei turismi attivi. Siamo in sostanza di fronte a un universo vasto, con proposte basate su: contaminazione intersettoriale, forme di edutainment o di avventura a contatto con la natura, scoperta dei tratti originali e tipici del territorio e della comunità ospitante, coinvolgimento e ricerca di relazioni autentiche.
Una delle tendenze che deve essere intercettata dal territorio del Metapontino e dalle sue imprese è, dunque, quella dei turismi esperienziali, in cui “vivere, essere e fare” predominano rispetto al visitare».
Punti di forza e punti deboli
«Le azioni di Ugl mirano a finalizzare al massimo il risultato economico di imprese, tour e bus operator e addetti del settore culturale. Non è utopia. Vi sono dei punti di forza da cui partire. Si pensi ad esempio alla posizione geografica che rende vicino il territorio a grandi aeroporti come quello di Bari e di Napoli.
Nondimeno bisogna tenere conto di fiori all’occhiello quali: l’importante patrimonio culturale e storico artistico; le eccellenze agroalimentari tipiche e biologiche; la varietà e autenticità delle risorse naturali (parchi, mari, fiumi); l’elevato potenziale di valorizzazione di siti e circuiti poco conosciuti da turisti nazionali e internazionali.
Certamente bisogna essere obiettivi e tenere conto anche di alcuni nodi problematici. Tra i punti deboli vi è: la mancanza di infrastrutture stradali e ferroviarie (nonché insufficiente manutenzione); la mediocre azione di comunicazione e d’integrazione tra settore culturale e settore dell’accoglienza turistica; gli scarsi collegamenti ferroviari e su gomma tra le principali località turistiche regionali; la scarsa valorizzazione dei beni culturali e ambientali.
La Provincia di Matera (guidata da Piero Marrese) e la Regione devono accendere i riflettori sulla fascia Jonica. Solo così si potrà assistere alla crescita e all’arrivo da fuori regione degli investimenti imprenditoriali. Occorre non perdere altro tempo. L’Ugl Matera è pronta a dare il suo contributo – collaborativo e determinato – per la crescita della zona Jonica-Metapontina».
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