Monte Pino: Provincia in grave ritardo, intervento Li Gioi (M5S)
“Abbiamo appreso oggi che la Provincia di Sassari non ha ancora comunicato all’Assessorato regionale ai Lavori Pubblici l’importo delle risorse che mancano all’appello per far ripartire il cantiere di competenza provinciale della strada crollata in parte durante l’alluvione Cleopatra del 2013 e ancora oggi impraticabile.
Se le risorse aggiuntive necessarie al completamento della strada provinciale n. 38 Olbia-Tempio non vengono quantificate, come si fa a sostenere che i fondi sono insufficienti?
Sulla travagliata vicenda che riguarda la strada di Monte Pino ci troviamo nuovamente a un nuovo bivio”.
Lo comunica il consigliere regionale del M5s Roberto Li Gioi:
che ieri ha riportato la travagliata storia del collegamento viario gallurese all’attenzione del Consiglio regionale;
con un intervento durante la seduta dedicata alla discussione della legge Finanziaria.
“Le risorse aggiuntive per completare l’intervento devono essere quantificate con urgenza”
“Le risorse aggiuntive per completare l’intervento devono essere quantificate con urgenza.
L’Assessorato ai Lavori pubblici è in attesa di queste informazioni indispensabili per poter finanziare gli interventi e dare finalmente gambe a un progetto rimasto congelato per troppo tempo”.
“Senza una stima dei costi –
spiega Roberto Li Gioi, che già lo scorso 18 ottobre ha presentato un’interrogazione sulla strada di Monte Pino –
è infatti impossibile che venga rispettato il cronoprogramma dei lavori, predisposto dall’Amministrazione provinciale e posto a base della gara per l’affidamento dei servizi tecnici, che prevede la conclusione delle attività di progettazione nel mese di agosto 2023, l’avvio dei lavori nel mese di gennaio 2024 e la conclusione ad agosto 2024″.
Provincia in grave ritardo
“L’intervento in corso di realizzazione a cura dell’ANAS sta procedendo ed è quasi ultimato, mentre la Provincia, sollecitata più volte, è ancora incomprensibilmente in grave ritardo.
Da quasi nove anni gli automobilisti che percorrevano quotidianamente la strada di Monte Pino, e in particolare il tratto crollato, dal km 1,250 al km 4,600, sono costretti a percorrere strade alternative allungando il percorso.
Per quanto tempo ancora i galluresi dovranno continuare a patire gli innumerevoli disagi che comporta questa chiusura?
Sono trascorsi ormai quasi dieci anni –
conclude il consigliere –
dai tragici eventi che hanno colpito il territorio, e le comunità interessate attendono ancora il ripristino di un’arteria fondamentale per i collegamenti tra Alta e Bassa Gallura”.