Morta l’avvocatessa Maria Caburazzi, pioniera del diritto animale
Da donna e legale ha sostenuto negli anni tante battaglie animaliste. A Maria Caburazzi va il nostro ringraziamento e saluto.A lei e a chi la piange il nostro abbraccio e ricordo che si alimenta, ogni giorno, con ogni animale che riusciamo a salvare. Anche grazie a sue colleghe/suoi colleghi oggi più forti nell’affermare il diritto animale.
Diritti degli animali
La dichiarazione universale dei diritti dell’animale
Nel XX secolo il tema della tutela della vita animale ha sollevato all’interno della società un ampio dibattito. E ha coinvolto scienziati, umanisti, giuristi, sociologi e politici di tutto il mondo. Questo vivace confronto etico-filosofico ha portato il 15 ottobre 1978 presso la sede dell’UNESCO a Parigi alla proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale, primo provvedimento internazionale che educa al rispetto di ogni forma di vita.
Da allora, nel mondo occidentale, si sono moltiplicate le disposizioni normative per il benessere degli animali. Gli anni ’70 hanno visto in particolare l’Europa avviare un percorso culturale e legislativo in questa direzione.
Il benessere degli animali: le cinque libertà
Il benessere in relazione agli animali può essere definito come “lo stato di completa sanità fisica e mentale che consente all’animale di vivere in armonia con il suo ambiente” (definizione OMS/Hughes 1976). Per garantire questo è necessario che vengano assicurati almeno i bisogni essenziali, individuati nelle cinque libertà contenute nel Brambell Report del 1965.
- libertà dalla fame, dalla sete e dalla cattiva nutrizione, mediante il facile accesso all’acqua fresca e a una dieta in grado di favorire lo stato di salute
- libertà di avere un ambiente fisico adeguato, comprendente ricoveri e una zona di riposo confortevole
- libertà da malattie, ferite e traumi, attraverso la prevenzione o la rapida diagnosi e la pronta terapia
- libertà di manifestare le caratteristiche comportamentali specie-specifiche, fornendo spazio sufficiente, locali appropriati e la compagnia di altri soggetti della stessa specie
- libertà dal timore, assicurando condizioni che evitino sofferenza mentale.
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