Sono ormai tantissimi i pensionati italiani che si trasferiscono all’estero in cerca di un livello di benessere economico superiore rispetto a quello garantito in patria.
Questo fenomeno è dovuto principalmente alla salata tassazione che l’Italia opera sulle pensioni e più in generale all’alto costo della vita.
In questo articolo elencheremo i Paesi, Ue e non, più vantaggiosi in cui andare a vivere pur di ottenere una tassazione ridotta sulla propria pensione.Come sappiamo, la pensione è una somma che viene versata mensilmente dallo Stato o da privati ai cittadini che hanno più di 67 anni o a chi ha raggiunto certi requisiti prestabiliti. Pur essendo una somma molto inferiore a quella percepita quando si lavorava, anche le pensioni sono soggette a tassazione.
In Italia la principale imposta da versare è l’IRPEF, che sta per Imposta sui Redditi delle Persone Fisiche.
LE ALIQUOTE DI TASSAZIONE DELLA PENSIONE IN ITALIA
Esistono poi alcune tipologie di pensione completamente esenti da tassazione, pensioni speciali come quelle per invalidità civile, quelle elargite ai lesionati durante il servizio militare o alle vittime di mafia e terrorismo. Ci sono poi le pensioni di guerra e le indennità speciali per pensioni estere per malattia o incidenti sul lavoro. Infine, sono esentasse anche l’assegno di accompagnamento e assegno sociale.
TRASFERIMENTO DI RESIDENZA FISCALE ALL’ESTERO DEI PENSIONATI
I pensionati italiani che vogliono trasferirsi in un Paese con tassazione agevolata devono chiedere il trasferimento della residenza fiscale all’estero. È bene tenere a mente e rispettare la normativa fiscale nazionale onde evitare di avere problemi futuri con l’Agenzia delle Entrate.
Di seguito, le condizioni per essere considerati residenti fiscali all’estero:
- Non essere stati iscritti nell’anagrafe delle persone residenti in Italia per più della metà dell’anno (e cioè per 183 giorni negli anni normali, 184 in quelli bisestili), con contestuale iscrizione all’A.I.R.E.;
- Non avere avuto il domicilio in Italia per più di metà dell’anno (ex art. 43 c.c.) o dimora abituale in Italia per più della metà dell’anno (ex art. 43 c.c.).
I PAESI PIÙ CONVENIENTI IN CUI TRASFERIRSI
La scelta ricade sui seguenti Paesi, geograficamente vicini e capaci di garantire un alto tenore di vita a basso costo, al netto di una aliquota di tassazione minore rispetto a quella italiana.
1) Portogallo
Il Portogallo è stabile al primo posto nella lista delle preferenze dei pensionati italiani. Il Paese europeo ha un’ottimo clima e utilizza la moneta unica europea. Ma il motivo principale per cui attrae così tanti pensionati è l’introduzione dello status di Residente non abituale.
Questo riconoscimento permette di ottenere una tassazione al 10% per 10 anni sulle pensioni.
Per ottenere questo status bisogna aver soggiornato in Portogallo per più di 183 giorni, o avere una abitazione in cui si possa dimostrare di occupare per lunghi periodi di tempo. Un’altro requisito fondamentale è di non essere già stato tassato come residente fiscale in Portogallo in nessuno dei cinque anni precedenti. Deve inoltre essere richiesto entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui l’attribuzione dello statuto dovrà produrre effetto.
2) Tunisia
Il paese nord-africano entra di diritto nella lista pur avendo una moneta diversa dall’euro, il dinaro tunisino. Il che risulta essere il suo punto di forza maggiore vista il grande vantaggio sul tasso di cambio valuta.
I pensionati possono poi beneficiare di una tassazione al 20% della loro pensione italiana.
Anche qui bisogna ottenere il riconoscimento di residente fiscale non abituale e rispettare gli stessi requisiti richiesti dal Portogallo. Lo statusdipende dalla valutazione e approvazione da parte delle autorità fiscali turche. La valutazione di ogni richiesta avviene entro sei mesi. La verifica dei requisiti consente di ottenere la riduzione dell’80% della pensione tassabile.
3) Cipro
Oltre ad essere una splendida isola nel cuore del Mediterraneo Cipro è un Paese White list, quindi non ci sono problematiche riguardo al trasferimento di residenza.
La tassazione è del solo 5% sui redditi da pensione provenienti dall’estero e superiori alla cifra di 3.420 euro.
Un altro enorme vantaggio è che sotto questa soglia gli assegni previdenziali non vengono proprio tassati.
4) Romania
Il ultimo, anche il Paese balcanico è un’ottima alternativa per chi vuole spingersi più ad est. In Romania per i pensionati è possibile avere un’aliquota speciale al 10%, un terzo di quella media italiana. Da tener presente che non si tratta di una agevolazione particolare. Infatti, l’aliquota è fissa per l’imposta sul reddito delle persone fisiche.n
Gloria Cadeddu