Cooperativa Sociale EDuPè e Asd “Tutto Padel” presentano PROGETTO PADELABILE. Giovedì 23 febbraio 2023, h 10.30 // sede Asd “Eventi Sardegna Padel” di via Ponte Romano nr 100, Porto Torres
Presentato oggi Padelabile
Oggi a Porto Torres, presso la sede della “Eventi Sardegna Padel“ di via Ponte Romano nr 100, è stato ufficialmente presentato alla stampa il progetto PadelAbile, funzionale connessione fra sport e sociale che rappresenta una importante occasione di inclusione, coinvolgimento e miglioramento in rapporto all’affinamento dell’autonomia personale. A fine incontro è stato inoltre ratificato il protocollo operativo per l’implementazione del progetto, già attivato in fase pilota a giugno 2022 dall’Asd “A Tutto Padel” e la Cooperativa Sociale “EduPè”.Obiettivi specifici: la promozione di azioni utili ad abbattere ogni tipo di barriera, sia essa fisica, di comunicazione o sociale; promuovere la cultura del benessere e del movimento fra tutte le fasce di persone “fragili”, con attenzione particolare dedicata alle persone con limitazioni fisiche. Il progetto è sostenuto grazie a una campagna di raccolta fondi di privati e attraverso eventi itineranti (tornei di Padel) cui si collega una lotteria dedicata alla raccolta fondi.
Presenti al tavolo la vide sindaca del Comune di Porto Torres e assessora alle Politiche Sociali […] e Sport, Simona Fois, il presidente della Asd A Tutto Padel Antonello Marongiu, Maria Grazia Sias (presidente Cooperativa EduPè), gli istruttori Giuseppe Cardin e Alessandro Meloni, la referente del Dsmd (Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Zona Nord di Sassari) dottoressa Giorgia Coni e il referente dell’Istituto di istruzione superiore “Paglietti” di Porto Torres, il dirigente scolastico Daniel Taras.
Simona Fois:
“Grazie di averci invitato. Come Amministrazione comunale siamo davvero felici di essere qui. Progetto molto interessante, in linea con la lunga tradizione di questa città. Collaborazione tra enti del terzo settore, servizi sociali e sport è radicata a Porto Torres, vedi progetti Albatros nel nuoto e Filippide nella corsa. Aggiungere il padel a questo panorama di opportunità arricchisce ulteriormente la comunità. Lo sport primo elemento di inclusione“:
Antonello Marongiu: “Nasciamo nel 2012, in piena pandemia. Coltivavamo parallelamente sempre più l’idea che il padel potesse essere davvero sport per tutti, senza alcuna distinzione. Attraverso l’organizzazione di piccoli tornei abbiamo fatto qualcosa che si è rivelata per davvero per tutti, al di là di pregiudizi limiti o barriere. L’incontro con EduPè ci ha permesso di iniziare un nuovo percorso. Una scommessa: il fiore è sbocciato, e siamo qui oggi a vederlo crescere.
A Porto Torres ,con Giuseppe Cardin e Alessandro Meloni, è un anno che lavoriamo sul progetto. In tal senso colgo l’occasione per ringraziare chi ci ha sostenuto e chi ha permesso che oggi tutto questo potesse accadere: Eventi Padel Sardegna e il Comune di Porto Torres, il Comune di Sassari e lo Sporting Padel, il Comune di Ossi e la locale società di Padel. Un grazie particolare va poi alla società Sassari Latte Dolce: ha sposato appieno il nostro progetto, ci darà una casa in cui proseguire nello sviluppo di questo importante progetto“.
Maria Grazia Sias:
“Nasciamo nel 2018, siamo operativi su Sassari, in Anglona e a Porto Torres. Cerchiamo di rispondere con servizi educativi a bisogni di ragazzi e famiglie che in post pandemia sono in forte difficoltà. Un anno fa quando A tutto padel ci ha proposto il progetto, lo abbiamo sposato con grande entusiasmo, e lo portiamo avanti con tantissimo entusiasmo. Sta crescendo. Iniziato piano piano, poi abbiamo coinvolto il Dsdm e continuiamo a crescere grazie alla partnership con il Paglietti. I ragazzi seguiti da istruttori e da educatori professionali, chiari i benefici fisici e psicologici“.
Giuseppe Cardin e Alessandro Meloni:
“Questo è il mio lavoro, 24 ore al giorno interagisco con le persone per farle stare meglio. Quando Antonello mi ha chiamato, ho subito risposto. Siamo partiti con eventi sport cui abbiamo dato continuità. Grazie alla struttura di Porto Torres abbiamo interagito con i ragazzi nel segno della piena inclusione, mi piace tanto questa parola e si è concretizzata per davvero, in campo e fuori- spiega Meloni -. Sono un impiegato – dice invece Cardin –, ho da sempre giocato a tennis ed ora mi sono avvicinato al padel. Non faccio volontariato, partecipo a questo progetto perché mi piace ed è più quel che ho ricevuto rispetto a quel che ho dato. Mi sto divertendo: noi bravi ad entrare in empatia con i ragazzi, grazie anche al supporto della educatrici“.
Giorgia Coni:
“Saluti della dottoressa Marras e del dottor Carai. Sono una psicologa, ci occupiamo di persone fragili che hanno difficoltà psichiche. Persone che hanno difficoltà a rapportarsi al sociale. Oggi in questa sede vedo persone che hanno a cura le persone, che vogliono prendersi cura delle persone alleerete con difficoltà, non con patologie. So quanto lo sport può dare e quanto lo sport unisce e azzera le differenze“.
Daniel Taras:
“Grazie a coloro che hanno partecipato all’organizzazione di questa bellissima attività. Grazie ai docenti che, come ad esempio la professoressa Giua, hanno partecipato e creduto in questo progetto. Per la scuola occasione veramente importante Cinque nostri ragazzi inizieranno questa esperienza, in cui si misurano con lo sport, con gli altri sul campo e con loro stessi“.
Il padel è disciplina capace di svolgere una significativa funzione emozionale, permettendo ai giocatori di vivere dinamiche relazionali e aggregative di grande spessore, aiutando l’individuo a cercare le strategie necessarie e ad affinare la propria autonomia, superando i vari problemi comuni al mondo delle diverse abilità.
Si tratta di uno sport giovane, divertente, aggregante, immediato e che può essere praticato da tutti senza distinzioni di età, sesso, abilità tecniche e condizioni fisiche. A metà tra il tennis e lo squash, si gioca in doppio (2vs2), ma si presenta più semplice e facile rispetto ai “cugini” perché consente di imparare a giocare in tempi brevi riuscendo ad apprezzare sin da subito i miglioramenti necessari a praticarlo. Valida attività motoria, per dilettanti e agonisti.
“PadeLabile“
è un progetto finalizzato all’inclusione di soggetti diversamente abili, gestito da Asd a Tutto Padel e Cooperativa Sociale EduPè. Obiettivo creare un circuito “accoglienti” di Asd Padel nella provincia di Sassari. Attraverso l’adesione al progetto le Asd del territorio forniscono all’iniziativa spazi e istruttori professionisti – affiancati da volontari della “A tutto Padel” – che donano il loro tempo per coinvolgere i destinatari in attività sportive relative al gioco del padel. Attualmente hanno aderito alle attività alcuni ragazzi della Cooperativa Sociale EduPè, alcuni pazienti del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze (Dsmd) Zona Nord di Sassari e alcuni studenti del “Paglietti” di Porto Torres.
Aderendo al progetto le Asd del territorio forniscono all’iniziativa spazi adatti e istruttori professionisti affiancati sul campo da volontari della A tutto Padel, istruttori che donano il loro tempo ai ragazzi per lavorare con loro nel quadro di attività sportive inerenti la pratica del Padel. Contemporaneamente, sono individuati gli Enti del Terzo Settore da coinvolgere al fine di integrare i loro utenti nelle attività.
La seconda fase progettuale prevede l’analisi dei destinatari, attraverso un confronto con gli educatori di riferimento della Cooperativa EduPè, al fine di comprendere le eventuali capacità e difficoltà e poter gestire il momento del gioco in modo funzionale rispetto alla necessità specifica. La terza e ultima fase fase prevede l’attività sportiva, durante la quale i destinatari impareranno le regole e le tecniche base del gioco del padel e con progressione didattica apprenderanno i movimenti e gli spostamenti